Muovendo dalle fonti documentarie inedite consultate nel corso della precedente ricerca, si è aperta l'insperata possibilità di procedere in un'analisi sistematica sulla popolazione milanese nella seconda metà del Quattrocento in grado di apportare una messe quantitativamente e qualitativamente considerevole di nuove informazioni dal punto di vista demografico, sociale e medico.
La sistematica trascrizione dei dati conservati nei registri mortuari del Fondo Atti di Governo, Popolazione parte antica, dell'Archivio di Stato di Milano, integrati dalla documentazione del Fondo Sanità parte antica nel medesimo Archivio, da quella giacente nell'Archivio dell'Ospedale Maggiore di Milano e dalla trattatistica medica conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano e la Bibliothèque Nationale de France a Parigi, consentono infatti di ricostruire, talvolta con sconcertante precisione, uno spaccato reale della società milanese tardo medievale.
Flussi immigratori, provenienza, zone di concentrazione demografica in ambito urbano, condizione sociale, età, sesso, patologie prevalenti, incidenti, infortuni sul lavoro, episodi di criminalità, organizzazione pubblica di un proto-sistema sanitario, sviluppo di una professionalità medica pubblica, parallela a quella privata, fonti di conoscenza anatomo-patologica sono tutti elementi che traspaiono con preziosa dovizia dalle fonti consultate e che necessitano però, prima di essere rese pubbliche, di un attento vaglio scientifico e di un approfondito supporto storiografico, in modo da renderle coerenti al contesto delle conoscenze dell'epoca e il più possibile integrate nella realtà urbana del periodo, oggetto già di numerosi studi. Da un lato, dunque, si tratta di affrontare con metodo innovativo un'enorme massa di dati inediti, di tradurre patologie antiche in malattie moderne, dall'altro di coordinare gli stessi all'interno di una vasta produzione storica che ha trattato l'argomento in termini generali. Uno sforzo che, sul piano della ricerca, deve poter prevedere anche una o più trasferte all'estero, in Francia, per consultare direttamente le fonti ed eventuali esperti in materia, italiani e stranieri.