La ricerca si inserisce nel solco della tradizione di studi empirici, inaugurata da Putnam (1993) che analizzano le forme di integrazione sociale e i comportamenti dei soggetti. L'obiettivo è quello di raccolgiere una serie di indicatori empirici che la letteratura internazionale ha messo in relazione con il concetto di senso civico (civicness) e di studiarne l'andamento negli ultimi 20 anni in Italia.
La ricerca verrà svolta in tre fasi:
1. una prima fase è dedicata all'analisi del dibattito internazionale sul concetto di senso civico e al modo in cui è stato reso operativo nelle ricerche recenti più rilevanti. Questa fase permetterà di mettere a fuoco una definizione in grado di tenere conto delle fonti istituzionali di dati disponibili in Italia e all'estero;
2. una seconda fase riguarderà la raccolta di dati quantitativi territoriali di tipo istituzionale, in grado di essere combinati con tecniche multivariate e di costruire un indicatore sintetico e multidimensionale del "senso civico" in Italia (questa seconda fase è caratterizzata principalmente dall'applicazione di tecniche di analisi secondaria, cioè di dati istituzionali facilmente reperibili da fonti di pubblico dominio: Istat, Eurostat, statistiche giudiziarie, ecc..).
3. La costruzione di un indicatore sintetico permetterà di studiarne l'andamento nel tempo e di confrontarne i livelli rispetto ad altri paesi. Il confronto internazionale potrà essere limitato ad alcuni indocatori parziali, a causa delle difficoltà di comparazione su fonti diverse, tuttavia si gioverà della collaborazione dei ricercatori da tempo impegnati in un programma di confronto internazionale nell'ambito del gruppo di ricerca CCSC (Comparative Charting of Social Change), che vede la pertecipazione di diverse Università di otto paesi diversi.
Il progetto complessivo è orientato da un'ipotesi che si vuole controllare empiricamente, relativa alla perdita progressiva di senso civico in Italia negli ultimi 15 anni e ai fattori esplicativi più rilevanti.