Studio dell'angiogenesi mediante valutazione della Densità Microvascolare (MVD) e dell'espressione immunoistochimica di Vascular Endothelial Growth Factor (VEGF), Vascular Endothelial Growth Factor Receptor 1 (VEGFR1) e Vascular Endothelial Growth Factor Receptor 2 (VEGFR2) su biopsie osteomidollari in pazienti affetti da Sindromi Mielodisplastiche (SMD)
Progetto Presupposti: L'angiogenesi svolge un ruolo fondamentale nei meccanismi che sostengono le neoplasie ematologiche. Nelle SMD i livelli serici di VEGF, principale fattore pro-angiogenetico, correlano con una ridotta sopravvivenza dei pazienti (Verstovsek et al 2002) e i livelli plasmatici della forma solubile del VEGFR1 (sVEGFR1) sono un fattore prognostico indipendente nelle SMD e nelle leucemie mieloidi acute (Hu Q et al 2004). In ambito clinico farmaci antiangiogenetici, in particolare Talidomide ed analoghi, hanno dato buoni risultati sul controllo della progressione dei disordini oncoematologici. Le risposte a questi nuovi farmaci sono state valutate prevalentemente con variabili cliniche. Abbiamo valutato la MVD, principale misuratore del processo angiogenetico, e l'espressione VEGF e dei suoi recettori con metodica immunoistochimica in biopsie osteomidollari (BOM) di pazienti affetti da sindromi mieloproliferative (Gianelli et al 2007). Tali parametri non sono stati mai valutati su BOM di pazienti affetti da SMD. Ciò consente di investigare il microambiente stromale e il ruolo dei fattori pro-angiogenetici al momento della diagnosi iniziale e le eventuali modificazioni dopo terapia con farmaci antiangiogenetici.
Descrizione ed obiettivo: Verranno valutate 100 BOM eseguite all'esordio di malattia in pazienti con MDS comprendenti tutti i principali istotipi della classificazione WHO (2001): Anemia refrattaria (AR), AR con sideroblasti ad anello (AR-S), Citopenia refrattaria con displasia multilineare (CRDM), CRDM 'S, AR con eccesso di blasti (AREB tipo I e II) e sindrome da delezione del 5q (del5q-). Come controlli negativi saranno esaminate 20 BOM di pazienti affetti da malattie non neoplastiche esenti da alterazioni morfologiche ed immunoistochimiche. Verranno inoltre inclusi le BOM di un sottogruppo di pazienti (5-10) dopo trattamento con farmaci antiangiogenetici. Di ogni paziente sono noti tutti i principali parametri clinici, l'International Prognostic Scoring System e i risultati dell'analisi citogenetica tradizionale. Su tutte le BOM saranno valutati: la MVD mediante anticorpi monoclonali anti-CD34 (clone QB-END/10) e anti-CD105/endoglina (clone 4G11), calcolata con metodica "hot spots" (Kvasnica et al 2004) e con metodica semiquantitativa (Mesa et al 2002), e l'espressione immunoistochimica di VEGF (policlonale) e di VEGFR1 e VEGFR2. Per ciascuno di questi marcatori saranno valuti i tipi cellulari positivi e la percentuale complessiva di cellule emopoietiche immunoreattive. Per ovviare al problema della differente cellularità midollare delle BOM dei diversi pazienti, per ogni marcatore (m) sarà valutato un "indice di espressione" calcolato secondo la formula: m(i) = (% cellule m(+)x cellularità midollare)/100 (Gianelli et al 2007). I risultati ottenuti saranno valutati statisticamente alla ricerca di correlazioni tra MVD, i diversi fattori pro-angiogenetici, i parametri clinici e risultati dell'analisi citogenetica.