Obiettivo della ricerca è indagare se nell'Italia contemporanea si deve parlare di crisi dei valori, dunque di vuoto dei valori, o invece della nascita e affermazione di nuovi valori. La tesi di fondo della ricerca è che ci troviamo in una fase di transizione in cui i valori tradizionali hanno perduto in parte la loro forza e nuovi valori stanno emergendo. Questa fase è stata descritta sia da Durkheim con il concetto di anomia (1983), sia da Weber con il concetto di politeismo dei valori (1918). I due concetti sono entrambi validi per l'italia contemporanea poiché è giusto ritenere che la perdita di forza dei valori tradizionali genera un vuoto, d'altro canto nuovi valori stanno emergendo, di conseguenza non si può parlare solo di anomia, ma anche di politeismo dei valori.
Si indagherà dunque sia sulla tenuta dei vecchi valori, e a questo proposito considereremo quanto sia forte l'autorità delle agenzie culturali tradizionali quali la chiesa cattolica e la famiglia tradizionale, sia sul modo in cui nuovi valori si formano.
L'ipotesi di ricerca è che nel caso italiano si può parlare di pluralismo dei valori in cui le agenzie culturali portatrici di valori sono sia quelle tradizionali, sia i mezzi di comunicazione di massa, sia un processo di interazione all'interno della relazione. Le variabili significative per stabilire la prevalenza delle diverse agenzie menzionate sono reddito, età, città, campagna, nord sud.
Rispetto all'età, si ritiene giusto assumere una differenza generazionale le cui date significative sono pre-1968, post 1968, 1989. A questo proposito si riprende la tesi di Tymothy Garton Ash, professore di european studies ad Oxoford, secondo cui due sono state le ondate di cambiamento (rivoluzioni), quella del 1968 e quella del 1989.
Nella fase pre '68 erano ancora dominanti le agenzie culturali tradizionali e con esse i valori patriarcali da loro sostenuti,a partire dal '68 l'autorità delle agenzie culturali tradizionali dominanti fino a quel momento è stata messa i crisi e al loro posto sono emersi i movimenti sociali che hanno proposto una nuova visione culturale. A partire dagli anni '80 le grandi ideologie sono state rifutate e infatti nel 1989 è finito " il comunismo in Europa, l'impero sovietico, la divisione della Germania, la guerra fredda" (Garton Ash, 2008). Questi cambiamenti hanno incentivato lo sviluppo dell'individualismo fino ad arrivare ala società liquida di cui parla Bauman(2002). Nella società liquida,l'orientamento nei diversi sistemi di valori varia: alcuni strati mantengono l'adesione al gruppo e dunque riconoscono l'autorità delle agenzie trazionali, mentre altri prediligono l'assunzione di modelli trasmessi dai mezzi di comunicazione di massa e/o un processo di interazione in cui i valori sono il risultato di una contrattazione continua all'interna della relazione fondamentale(Giddens,1995).
Questa ipotesi sarà verificata attraverso un questionario da distribuire ad un campione probabilistico.