Istituzioni e violenza contro le donne: un approccio microsociologico L'interazione tra donne vittime di violenza, forze dell'ordine e magistratura.
Progetto L'indagine multiscopo sulla sicurezza delle donne realizzata dall'Istat nel 2006 ha rilevato che nel corso della vita il 14,3% delle donne che ha vissuto con un uomo ha subito da lui almeno una violenza fisica o sessuale, e il 4,8% di tutte le donne ha subito stupri o tentativi di stupro. L'indagine ha messo in luce come il tasso di denuncia di episodi di maltrattamenti e violenze sessuali sia bassissimo: non vengono denunciate circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalità non è denunciata (91,6%).
L'oggetto di questo studio sono le modalità concrete con cui le leggi sulla violenza contro le donne vengono applicate al momento dell'interazione tra vittime di violenza e apparati statali. Come si comportano le forze dell'ordine e la magistratura al momento della richiesta di servizi di pronto intervento, della denuncia, dell'emissione di provvedimenti dell'autorità giudiziaria (quali gli ordini di protezione introdotti dalla legge n. 154 del 5 Aprile 2001 "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari") sollecitati da donne che denunciano maltrattamenti da parte del compagno oppure atti di violenza sessuale da parte di questi o di altri uomini?
Questi i dati da rilevare nelle interviste, faccia a faccia o per via telefonica, direttamente con le donne vittime di violenza oppure utilizzando i dati a conoscenza delle operatrici e le avvocate dei Centri antiviolenza che ne seguono i casi:
- le caratteristiche del caso (tipo di violenze denunciate e loro autore, condizione familiare nel caso di maltrattamenti)
- a chi si è rivolta la persona, anche prima del centro per le donne maltrattate (se è il caso), e che tipo di risposta/e ne ha avuto
- contatti e procedure avviati dal centro antiviolenza (se è il caso)
- se ha fatto formale denuncia
- risposta degli operatori di polizia o giustizia all'atto della denuncia
- esito della stessa per quanto riguarda provvedimenti temporanei e, se il caso, definitivi (ordinanze, sentenze)
Il disegno della ricerca prevede un contatto con tutti i centri antiviolenza d'Italia (un centinaio, più i Centri donna della Caritas e di altre associazioni non femministe), chiedendo dati sui primi cinque casi seguiti nel 2007 e la disponibilità a mettermi in contatto con le donne oppure a raccogliere i dati mediante interviste con operatrici e avvocate. Verranno raccolti, opportunamente anonimizzati, i provvedimenti dall¿autorità giudiziaria emessi nei casi in esame.
Per quanto riguarda gli operatori delle forze dell'ordine e dell'amministrazione della giustizia, si cercheranno persone da intervistare che ricoprano i diversi ruoli a contatto con vittime di violenza nelle città e località dei centri antiviolenza che partecipano all'indagine, attraverso canali formali e informali. Le interviste faccia a faccia o telefoniche si focalizzeranno sul racconto dei casi recenti di violenza contro le donne affrontati.