VALUTAZIONE DEL GUADAGNO DIAGNOSTICO DELLA PHMETRIA ESOFAGEA CAPSULARE NELLA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO.
Progetto Presupposti. La pHmetria esofagea tradizionale delle 24 ore con catetere è considerata il gold standard nella diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo. Tuttavia è nota avere dei limiti; da un lato non ha elevata sensibilità nella diagnosi dei numerosi pazienti che hanno la malattia con endoscopia normale, anche se studi formali di outcome non sono stati eseguiti, dall'altro è spesso poco accetta ai pazienti per il disagio dovuto alla presenza del catetere. Recentemente è stata introdotta in commercio una nuova metodica (pHmetria capsulare) che non utilizza cateteri ma una capsula applicata alla mucosa esofagea, la quale può dare registrazioni oltre le 24 ore. I dati di letteratura della pHmetria capsulare della durata di 48 ore indicano che è meglio tollerata e interferisce meno della pHmetria tradizionale sulle attività quotidiane e che permette la valutazione di un maggior numero di episodi sintomatici grazie alla registrazione più prolungata. Non vi sono tuttavia studi di outcome e pochi sono i dati sulla utilità di periodi di registrazione di 72-96 ore. L'acquisizione di ulteriori informazioni sull'utilità della pHmetria sono fondamentali per migliorare l'efficienza della gestione dei pazienti con malattia da reflusso ed il contenimento della spesa sanitaria.
Obiettivo. Valutare il guadagno diagnostico della pHmetria capsulare di 96 ore rispetto alla pHmetria tradizionale mediante uno studio di outcome.
Descrizione della ricerca. 100 pazienti con sospetto di malattia da reflusso gastroesofageo inviati al nostro ambulatorio di fisiopatologia digestiva per eseguire una pHmetria esofagea verranno randomizzati a eseguire una pH tradizionale e una pHmetria capsulare di 96 ore; dopo la pHmetria a tutti sarà prescritta terapia con inibitore di pompa protonica per 6 settimane che verrà confermata in caso di successo. I pazienti verranno rivalutati a 6 mesi in ambulatorio o con una intervista telefonica. Riguardo la valutazione clinica, tipologia e frequenza dei sintomi clinicamente rilevanti verrà valutata con questionario prima della pHmetria e a 6 mesi. In questa ultima occasione verranno valutati anche l'efficacia della terapia con inibitori di pompa protonica ed il grado di soddisfazione del paziente relativamente ai sintomi clinicamente rilevanti di invio. Riguardo la valutazione della pHmetria verrà registrato il risultato diagnostico della pHmetria capsulare a 24, 48 e 96 ore e della pHmetria tradizionale di 24 ore. Infine verrà valutata la predittività della diagnosi ottenuta con la pHmetria (capsulare a 24, 48 e 96 ore o tradizionale) nei riguardi dell'outcome clinico a 6 mesi.