La ricerca proposta ha come oggetto lo studio di due patologie demielinizzanti finora ritenute molto differenti per eziologia e decorso clinico, ma che, alla luce di recenti osservazioni, sembrano avere caratteristiche comuni: la Sclerosi Multipla (SM) e la Leucoencefalopatia Multifocale Progressiva (PML). L'eziologia della SM non è a tutt'oggi ancora definita, mentre si sa con certezza che la PML è causata dal virus JC (JCV), che in soggetti immunodepressi, in particolare in soggetti con infezione da HIV, causa lesioni multifocali nel Sistema Nervoso Centrale (SNC), attraverso la lisi degli oligodendrociti. Le due patologie sono caratterizzate da demielinizzazione e da decorso clinico eterogeneo. Esistono, infatti, forme di SM in cui, in seguito all'esordio, la patologia decorre in modo cronico progressivo ed altre in cui a momenti di acuzie della malattia si alternano fasi di remissione. Anche nel caso della PML si possono riscontrare, in seguito all'introduzione della terapia HAART nel trattamento dell'infezione da HIV, casi con follow up rapido, ed altri in cui la progressione della malattia è più lenta, fino a 24 mesi.
E' stato ipotizzato che una nuova variante di JCV con capacità replicative ridotte possa modificare la prognosi della PML e per verificare tale ipotesi ci si propone di analizzare la genetica del virus isolato dal liquor dei pazienti affetti da diverse forme di PML, focalizzando l'attenzione sulla regione di controllo trascrizionale e sulla regione codificante per la proteina capsidica maggiore, responsabile dell'interazione del virus con il recettore cellulare. Un'ulteriore evoluzione nella patogenesi della PML è avvenuto recentemente: due pazienti affetti da SM hanno sviluppato PML dopo essere stati sottoposti a trattamento con Natalizumab, un nuovo farmaco immunomodulante, diretto contro le alfa4beta1 integrine. Viste le numerose considerazioni riguardanti l'emergenza di nuove forme di demielinizzazione in soggetti immunodepressi, è necessario valutare quali potrebbero essere le cause dello sviluppo delle forme di PML a decorso benigno e delle forme di demielinizzazione non HIV-correlate, quali la SM.
E' stato dimostrato, inoltre, che l'analisi proteomica del liquor di soggetti affetti da patologie neurologiche sia una metodologia sensibile per la definizione di potenziali markers biomolecolari diagnostici e prognostici. Per migliorare la definizione patogenetica della leucoencefalopatia e della SM, si utilizzeranno tecniche di proteomica di base, con la separazione delle proteine liquorali mediante elettroforesi bidimensionale e analisi degli spot proteici con spettrometria di massa (MALDI-TOF). L'analisi proteica verrà effettuata in modo differenziale, arruolando anche gruppi di controllo, costituiti da pazienti affetti da altre patologie neurologiche, in modo da poter analizzare la presenza di marcatori proteici specifici nelle malattie demielinizzanti.