Il tumore ovarico è la sesta più diffusa neoplasia femminile e la più comune causa di morte per neoplasie ginecologiche (a causa della diagnosi tardiva). Incidenza in Italia: 13,5 per 100.000, con circa 3000 decessi l¿anno. Le tecniche di imaging attualmente usate (ecografia sovrapubica e transvaginale, TC e imaging a RM) hanno un ruolo di stadiazione piuttosto che di diagnosi precoce e diagnosi differenziale. Mediante spettroscopia a RM è possibile ottenere in modo non invasivo informazioni sullo stato metabolico dei tessuti. Nel caso del protone (nucleo dell¿atomo di idrogeno) è possibile ottenere uno spettro espressivo della presenza di metaboliti idrogenati tra i quali quello dei composti contenenti colina (tCho) a circa 3.14-3.34 ppm, correlato alla malignità dei tumori epitelaili. Sono riportate esperienze di spettroscopia RM ad alta risoluzione dei tumori ovarici ex vivo che evidenziano una concentrazione marcatamente più elevata di tCho nelle lesioni maligne rispetto alle lesioni benigne. L¿esperienza in vivo è in fase pionieristica: due soli studi su casistiche limitate a lesioni di grandi dimensioni (1,2), che hanno tuttavia indicato la presenza di picco tCho solo nei casi di carcinoma ovario. L¿unico caso in letteratura studiato con tecnica 3D CSI è relativo alla nostra esperienza (3). Scopo: Verificare se le caratteristiche dello spettro protonico RM siano utili alla diagnosi di tumore ovarico. Metodi: verranno reclutate per essere sottoposte a imaging e spettroscopia protonica RM a 1.5 Tesla circa 30 pazienti maggiorenni con una massa pelvica di possibile origine ovarica recentemente diagnosticata almeno con l¿ecografia, , con intervento chirurgico programmato. Esclusione: controindicazioni alla RM, gravidanza o allattamento, grave insufficienza renale, ipersensibilità ai chelati-Gd, inclusione in altri studi clinici durante il mese precedente l¿arruolamento. L¿esame sarà costituito da: 1) studio morfologico con sequenze T1- e T2-pesate e T2-pesate fat sat, anche dopo 0,1 mmol/kg di Gd-DOTA; 2) . spettroscopia protonica in vivo con doppio impulso di soppressione acqua e grasso con sequenza 3D CSI. Sarà valutato il contributo dell¿imaging a RM nella diagnosi del carcinoma ovarico sia alle scansioni dirette che a quelle a contrasto dinamico. L¿analisi dello spettro RM verrà condotta mediante calcolo dell¿integrale sotteso al picco tCho al fine di valutare: 1) la proporzione di tumori ovarici epiteliali nei quali si osservi un picco tCho intorno a 3.2. ppm; 2) la correlazione tra dimensioni della massa tumorale all¿esame istopatologico e l¿entità dell¿integrale al picco tCho; 3) il guadagno diagnostico in specificità, sensibilità e accuratezza dato dalla spettroscopia RM rispetto all¿imaging RM. Refs: 1. Okada T, et al. J Magn Reson Imaging 2001; 13: 912-917. 2. Hascalik S, et al. Gynecol Obstet Invest. 2005; 60: 121-127. 3. Podo F, Sardanelli F, et al. Current Medical Imaging reviews 2007; 3:123-137.