Negli ultimi decenni si è assistito in Italia ad una forte espansione dell'istruzione universitaria. Complice di questi cambiamenti sono state le riforme del sistema realizzate soprattutto a partire dagli anni '90 e culminate con l'introduzione del sistema del "3+2" nel 2001. Nonostante queste riforme abbiano in parte contribuito a ridurre il gap del nostro paese rispetto agli paesi sviluppati (ad esempio nel numero di laureati), il sistema universitario italiano come quelli di altri paesi europei, ancora presenta forti elementi di criticità sia in termini di efficienza che di equità. L'obiettivo di questa unità di ricerca sarà quello di analizzare l'equità del sistema di istruzione terziaria in Italia, utilizzando una pluralità di fonti statistiche e di misure di equità. Verranno presi in considerazioni temi quali: 1) evoluzione temporale della mobilità intergenerazionale nei livelli di istruzione in Italia; 2) la riforma del "3+2" e gli effetti sull'equità del sistema universitario; 3) politiche di espansione dell'offerta universitaria e effetti sull'equità; 4) avversione al rischio e scelte di istruzione, con particolare riguardo a quella universitaria. Sul primo punto intendiamo analizzare se negli ultimi decenni l'uguaglianza di opportunità sia aumentata in Italia. Come misura dell'uguaglianza di opportunità utilizziamo l'effetto dell'istruzione dei genitori su quella dei figli. Vogliamo cioè verificare se nel corso del tempo ci sia stata un'effettiva riduzione dell'impatto che l'istruzione dei genitori ha nel determinare le scelte di istruzione dei figli. Sul secondo punto intendiamo valutare, in termini di equità, dell'introduzione della riforma del "3+2". In Italia, le iscrizioni universitarie hanno registrato un picco soprattutto in coincidenza con l'introduzione della cosiddetta riforma del "3+2" che ha comportato una riduzione della durata legale degli studi undergraduate ed una riorganizzazione complessiva dell'offerta universitaria. Un'ipotesi che verrà presa in considerazione è quella di una possibile riduzione degli standard di istruzione sugli andamenti di iscrizioni, drop-out e tassi di laurea, che potrebbe aver avvantaggiato gli studenti meno preparati. Come terza linea di ricerca, l'unità si ripropone pertanto l'obiettivo di raccogliere dati sull'evoluzione dell'offerta universitaria a partire dagli anni 90 (di fonte ISTAT prima del 1998 e MUR successivamente) e valutarne l'effetto sugli esiti di istruzione terziaria della popolazione in termini di iscrizione, abbandono e conseguimento degli studi universitari. Sul quarto ed ultimo punto la nostra unità analizzerà il legame tra avversione al rischio e accumulazione di capitale umano, in particolare di istruzione. Il nostro obiettivo è analizzare se l'avversione al rischio può contribuire a spiegare le differenze nei livelli di istruzione e nelle scelte del tipo di scuola secondaria superiore.