Le interazioni fra diritto penale nazionale, diritto dell'Unione europea e diritto internazionale
Progetto Il gruppo di ricerca si propone di condurre uno studio sistematico delle forme e dei modi con cui l'ordinamento italiano ha dato, o darà seguito, agli obblighi di armonizzazione (da intendersi in senso lato) del diritto penale, che sempre più spesso trovano fonte nel diritto dell'Unione europea e nel diritto internazionale.
In particolare, saranno interessati dalla ricerca tanto temi, per così dire, di 'teoria generale', quali, ad esempio, i meccanismi dell'interazione delle fonti sovranazionali (Convenzione europea dei diritti dell'uomo e giurisprudenza della Corte di Strasburgo, Convenzione approvate in seno al Consiglio d'Europao all'ONU), nonché del diritto dell'Unione europea (con specifico riferimento agli atti di 'terzo pilastro') e del diritto comunitario col diritto interno; quanto temi più specificamente centrati su talune fattispecie criminali caratterizzate, sul piano criminologico, da forte transnazionalità e dall'adozione di discipline sanzionatorie comuni o, perlomeno, coordinate fra gli Stati interessati da detti fenomeni criminali (si pensi ai tentativi in atto di ravvicinamento delle legislazioni nazionali nei campi della lotta al terrorismo, alle mafie e alla criminalità organizzata in genere, della tutela dei mercati o, ancora, della salvaguardia dei diritti fondamentali dell¿uomo).
L'impronta fortemente interdisciplinare che caratterizza tale progetto di ricerca, d'altra parte, è perfettamente in linea con i curricula dei componenti stessi del gruppo, molti dei quali non sono nuovi ad esperienze di ricerca orientate al deciso superamento di uno studio del diritto penale impermeabile agli influssi del diritto, lato sensu, internazionale.