1. Razionale scientifico: In alcuni pazienti affetti da scompenso cronico in classe funzionale più avanzata si osserva la comparsa, indotta dall'esercizio, di respiro periodico, un anomalo pattern respiratorio caratterizzato da un'alternanza di iperpnea e ipopnea. Questo dato è sicuramente associato ad una peggiore prognosi e a valori di performance cardiopolmonare più compromessi. Con l'incremento del carico di lavoro, in taluni casi, si osserva la scomparsa del respiro periodico. Non è ancora chiaro il meccanismo fisiopatologico con cui si realizza questo particolare pattern respiratorio, in particolare se la causa sia dovuto ad una riduzione del flusso polmonare, a riflessi a partenza dai muscoli periferici o ad un'alterazione del drive respiratorio.
2. Obiettivi: valutare il ruolo della CO2 e quindi dei chemocettori nella genesi del respiro periodico, mediante somministrazione di CO2 in acuto e di acetazolamide in acuto (questo farmaco agisce sull'anidrasi carbonica del chemocettore periferico attenuando la chemosensibilita' periferica e agisce in parte sull'anidrasi carbonica a livello dei globuli rossi e dell'endotelio vascolare determinando acidosi a livello dei chemocettori centrali con stimolo del drive respiratorio centrale) e in cronico (effetti precedenti piu' effetto renale e acidosi metabolica).
3. Disegno: placebo-controllo.
4. Fase sperimentale: il protocollo prevede di studiare 40 pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico che mostrino respiro periodico ad un test da sforzo cardiopolmonare effettuato per motivi clinici.
Giorno 1: lo studio prevede un test cardiopolmonare clinico per selezionare i pazienti con respiro periodico, tale test serve anche come test di familiarizzazione con la metodica e per individuare il carico di lavoro (incremento di rampa) più appropriato. Ecocardiogramma basale. Dosaggio ematico di BNP.
Nel pomeriggio test a carico costante (25% dei watts al picco). Per 4' respiro in aria, per altri 4' respiro di miscela con aria e 2% di CO2, 4' respiro in aria. Studio polisonnografico.
Giorno 2 : test cardiopolmonare con rampa personalizzata, in condizioni basali, prelievi arteriosi per emogas ogni 2' durante test. Nel pomeriggio somministrazione ev di 5 mg/kg/min di acetazolamide o placebo. Dopo 1 ora test cardiopolmonare con prelievi arteriosi ogni 2' durante test per emogasanalisi. La sera somministrazione orale di 500 mg di acetazolamide + potassio o placebo .
Giorno 3: somministrazione orale di 500 mg di acetazolamide + potassio o placebo. Dopo 2 ore test cardiopolmonare con prelievi arteriosi ogni 2' durante test per emogasanalisi. Prelievo per dosaggio di BNP. La sera somministrazione di ulteriore dose di 500 mg di acetazolamide + potassio o placebo e studio polisonnografico.