Studio multidisciplinare nel Mild Cognitive Impairment (MCI): indicatori utili per la diagnosi precoce e predittivi di evoluzione in demenza
Progetto Il Mild Cognitive Impairment (MCI) è una condizione di transizione tra normalità e malattia assai eterogenea, all'interno della quale si collocano più quadri di compromissione cognitiva a differente patogenesi, eventualmente suscettibili di evoluzione verso una demenza. E' stato infatti dimostrato che soggetti anziani non dementi ma con lievi disturbi cognitivi, presentano un aumento del rischio di sviluppare una demenza rispetto alla popolazione normale. Nel presente studio ci proponiamo di:1) selezionare e arruolare allo studio pazienti con vari sottotipi di MCI identificando correlazioni tra sintomatologia clinica, profilo neuropsicologico e dati morfologici. 2) Approfondire i possibili substrati strutturali e funzionali predittivi dell'evoluzione clinica dalla condizione di MCI a quella di demenza conclamata, utilizzando la RM convenzionale e varie tecniche di RM non convenzionale, tra cui la RM pesata in diffusione e la RMf. Verranno inoltre indagati il danno strutturale e i meccanismi di disconnessione cortico-sottocorticale nei principali sottotipi di MCI e le loro correlazioni con la presenza e l'entità di specifici deficit cognitivi. 3) Sviluppare protocolli neuropsicologici per la valutazione delle funzioni correlate alle vie associative utilizzabili in RMN funzionale: rispettivamente compiti di riconoscimento visivo di forme, compiti di analisi di stimoli in movimento e di creazione di rappresentazioni egocentriche dello spazio. 4) Sviluppare test innovativi su piattaforma tecnologica tradizionale e nuove piattaforme computerizzate innovative basate su tavoletta grafica e su tablet PC. Le diverse piattaforme realizzeranno una varietà di opzioni nella somministrazione di stimoli. Il valore aggiunto atteso di tale innovazione è la possibilità di indagare la performance cognitiva in soggetti come i pazienti con MCI che si comportano normalmente nella testistica tradizionale. L'analisi mediante un approccio computerizzato consentirà di identificare aspetti della performance che ne permettano la classificazione differenziale rispetto ai controlli, realizzando una diagnosi preclinica dei disturbi cognitivi. 5) Valutare, in pazienti affetti da MCI di varia tipologia ed origine, i circuiti corticali in maniera non invasiva attraverso la stimolazione magnetica transcranica e tecniche correlate (TMS). In particolare saranno eseguiti studi di eccitabilità corticale e tali tecniche permetteranno di valutare i circuiti glutamatergici, gabaergici e colinergici corticali. Tale approccio permetterà di identificare alterazioni neurotrasmettitoriali specifiche nei vari sottogruppi di pazienti MCI, con possibilità di correlare la diagnosi neurofisiologica e la diagnosi clinica, definita sulla base della valutazione neuropsicologica. L'obiettivo è di identificare segni preclinici che permettano di mettere in atto precocemente interventi terapeutici, farmacologici e riabilitativi cognitivi,finalizzati a migliorare la qualità di vita dei pazienti