Possibile ruolo dello scambiatore ionico Pendrina nello scompenso cardiaco post-ischemico: Studio in un modello sperimentale murino.
Progetto La Pendrina (PDS) è uno scambiatore ionico noto per essere alterato geneticamente nella S. di Pendred in cui una sordità grave si associa a gozzo disormonogenetico (Fugazzola, JCEM 2000). Recente è la evidenza che PDS è espresso anche a livello del tubulo renale oltre che in tiroide e nel sacco endolinfatico in orecchio interno. Dati molto recenti hanno svelato un possibile ruolo di PDS nella regolazione della pressione arteriosa. Il trattamento con analoghi di aldosterone o il carico di sale provocano un ridotto aumento pressorio e di peso in topi Knockout (KO) per Pendrina (PDS) rispetto ad animali controllo. Inoltre, l'angiotensina non aumenta il riassorbimento di cloro nei PDS-KO (Novartis Found Symp 2006; Verlander, Hypertension 2003; Pech, AJP 2007).
Nello scompenso cardiaco, aldosterone e angiotensina sono aumentati e provocano ipertensione e stimolazione adrenergica seguiti da rimodellamento, ipertrofia del VS e successiva dilatazione, aumento della pressione telediastolica e diminuzione della gittata cardiaca (Michael, AJPHCP 1999; Anversa, Circ Res. 1986; Olivetti, Circ Res. 1991).
Il nostro Laboratorio ha a disposizione una colonia di topi PDS-KO (Everett, HMG 2001).
I topi verranno operati con legatura della arteria coronaria discendente sinistra nel topo come precedentemente descritto (Peltzer e Calvillo, Circulation 2005; Calvillo, Cardiovascular Drugs Ther 2003) e verranno confrontati i parametri emodinamici e istologici di 20 topi WT e 20 PDS-KO che abbiano sviluppato scompenso cardiaco post-ischemico (anestesia con isofluorano 5% e ossigeno 95%). Ventilazione tramite cannula endotracheale collegata a respiratore. L'arteria coronaria di sinistra verrà legata dopo esteriorizzazione del cuore. Poi la cassa toracica verrà chiusa sotto pressione negativa e il topo verrà svezzato dalla ventilazione meccanica sotto controllo ECG. Gli animali saranno poi adagiati in gabbiette con atmosfera arricchita di O2. I topi controllo (3 WT e 3 PDS-KO) verranno operati senza la legatura della coronaria. I topi verranno seguiti per una settimana. Verranno quindi valutati alcuni parametri emodinamici tramite cateterismo cardiaco, verrà prelevato sangue, cuore, rene per misurazioni biochimiche e valutazioni dei tessuti.
Lo scopo del progetto è di verificare se i PDS-KO, in cui la attivazione del sistema RAAS (renina-angiotensina-aldosterone) determina una risposta alterata a livello renale con una minore espansione del volume circolatorio, siano protetti a livello cardiaco dal processo degenerativo innescato da infarto e scompenso. 7 gg dopo occlusione della coronaria, il ventricolo sinistro colpito da necrosi dimostra gli esiti di una cardiopatia dilatativa. Nei PDS-KO ci aspettiamo valori emodinamici più conservati, una minor estensione del tessuto cicatriziale e un minor grado di dilatazione ventricolare. In questo caso, PDS potrebbe diventare un possibile target di terapia per la cardiopatia dilatativa.