Il progetto di ricerca intende analizzare in generale i profili giuridici della gestione dei rischi di credito e delle garanzie con particolare riguardo al settore delle garanzie finanziarie.
L'espressione garanzie finanziarie è di origine normativa essendo stata introdotta nel lessico giuridico mediante la Direttiva 2002/47/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 giugno 2002, relativa ai contratti di garanzia finanziaria. Tali contratti costituiscono strumenti di garanzia che possono infatti, essere determinanti per una corretta gestione dei rischi di credito e ciò nell'interesse sia dei creditori che dei debitori.
Tale disciplina appare nei suoi tratti caratteristici fortemente innovativa rispetto alla residua disciplina di diritto interno in tema di garanzie reali mobiliari e, d'altra parte, così sistematicamente organizzata attorno a ben percepibili criteri direttivi da costituire un vero contro sistema.
Uno degli aspetti più importante, concerne la semplificazione delle procedure di escussione delle garanzie. Questa forma di semplificazione si è sviluppata in due direzioni. La prima costituisce una deroga vistosa al principio della par condicio creditorum mediante la possibilità espressamente ammessa di ricorrere al close out netting; la seconda è sempre una deroga al medesimo principio, ma meno vistosa poiché equipara sostanzialmente le cessioni di proprietà di strumenti finanziari con scopo di garanzia alla costituzione del pegno sui medesimi.
In relazione a questi sviluppi è da osservare come il semplice fatto di riservare un trattamento speciale ai contratti costitutivi di garanzia finanziaria potrebbe essere considerato contrario al principio generale della parità di trattamento dei creditori nel quadro di una procedura d'insolvenza. Pertanto scopo del progetto è di verificare le scelte adottate dai paesi europei all'atto di ricezione della normativa comunitaria, e dei relativi impatti nelle problematiche relative alla cd gestione dei rischi di credito.