La partecipazione delle aree territoriali substatuali ai processi di integrazione sovranazionale.
Progetto I presupposti della ricerca che si propone sono da ricercarsi nei fattori stessi che caratterizzano e definiscono la società contemporanea. Tra di essi, due in particolare, appaiono particolarmente significativi per delimitare l'ambito di indagine.
Il primo fattore è la cd. glocalizzazione della società, vale a dire l'emersione sia di fenomeni di globalizzazione istituzionale - quali la proliferazione delle organizzazioni internazionali - sia di fenomeni di localismo riscontrabili nella generale tendenza a valorizzare le comunità locali non necessariamente territoriali.
Il secondo fattore è un fenomeno di "volatilizzazione" del concetto di territorio e la sostituizione ad esso della nozione di piattaforma territoriale più adatta a cogliere l'ambito e le ricadute delle azioni e delle politiche pubbliche.
Partendo da queste premesse, l'oggetto della ricerca è dunque indagare se sia necessario un ripensamento dell'articolazione territoriale dello Stato e del ruolo gli enti sub-statuali.
Questo ripensamento appare oggi nel contesto istituzionale e politico italiano un tema largamente condiviso. Le riforme amministrative e costituzionali realizzate (ma non completamente attuate) negli ultimi dieci anni sono largamente percepite, se non come inidonee a garantire lo sviluppo del Paese, certamente come non complete nè soddisfacenti.
I temi in discussione (ridefinizione del sistema delle autonomie, federalismo fiscale, creazione di una camera di rappresentanza territoriale) oltrepassano ovviamente l'ambito della ricerca, ma hanno sempre come presupposto il ripensamento dell'architettura costituzionale.
L'obiettivo della ricerca è studiare se sia possibile proporre per i temi in discussione un nuovo approccio metodologico. Quello tradizionale finora sempre utilizzato è quello per cui prima si definisce (talvolta anche astrattamente, sempre in via generale) l'ente territoriale, la sua posizione istituzionale e le sue competenze a livello costituzionale e poi si ragiona sul ruolo che esso può svolgere nei processi di integrazione sovranazionale.
L'approccio che si propone è inverso. Si ritiene infatti che piuttosto che definire astrattamente l'ente territoriale ed attribuire le competenze sia necessario valutare quale ruolo le aree territoriali possono svolgere, tenendo presente la loro specificità territoriale e storica, nei processi di integrazione sovranazionale in atto. Poi sulla base delle vocazione e delle specificità territoriali si può arrivare a riarticolare le competenze anche differenziandole tra area ed area e tra ente ed ente, non più sulla base di parametri statici, ma sulla base di considerazioni dinamiche tenendo conto del ruolo che gli enti sub statuali possono svolgere per il progresso globale del Paese nella prospettiva dell'integrazione sovranazionale.
Per questo l'attenzione sarà primariamente dedicata alle possibilità di partecipazione che le organizzazioni internazionali o sovranazionali offrono alle organizzazioni substatuali