Valutazione del significato elettrofisiologico, della prevalenza e della predittività per aritmie ventricolari maligne della variante elettrocardiografica "ripolarizzazione precoce".
Progetto Il quadro elettrocardiografico "ripolarizzazione precoce" (RP) consiste nella presenza in alcune derivazioni (più frequentemente nelle derivazioni precordiali) di onda J prominente e da sovraslivellamento di ST. Quando aspetto si può manifestare in soggetti giovani con cuore sano, in particolare dediti ad attività sportiva, ed è generalmente considerato una variante "normale" e quindi benigno. Un simile quadro morfologico si può però osservare in soggetti con ischemia acuta o con sindrome di Brugada ed occasionalmente è stato riscontrato in giovani atleti che avevano presentato un arresto cardiaco, in ECG registrati precedentemente all'evento.
Escludendo la situazione di ischemia miocardica, la cui diagnosi è relativamente facile da documentare, ed i casi conclamati di sindrome di Brugada, è tuttora molto arduo stabilire la potenziale aritmogenicità di un quadro di RP. Questo problema riveste grande rilevanza al fine di poter identificare, ad esempio, atleti a rischio di aritmie e quindi di morte improvvisa.
Ci proponiamo di valutare anzitutto la prevalenza della RP in gruppi selezionati di soggetti e cioè: atleti con cuore apparentemente normale, atleti che hanno presentato aritmie ventricolari maligne o arresto cardiaco e soggetti giovani sani, non atleti.
Verranno esaminati gli ECG (12 derivazioni convenzionali), misurando i principali parametri dell'attivazione (QRS) e ripolarizzazione ventricolare (ST-T) in: a) 250 atleti competitivi, b) 50 atleti con documentazione di episodi di Tachicardia/fibrillazione ventricolare, c) 250 soggetti sani di controllo.
Inoltre,lo studio della ripolarizzazione ventricolare verrà approfondito effettuando un'analisi quantitativa dei potenziali registrati in forma digitale dall'intera superficie toracica (mappe dei potenziali cardiaci) di 250 soggetti di controllo con e senza RP (facenti parte di un database di mappe registrate in passato) e di alcuni soggetti con eventi aritmici o arresto carrdiaco, il cui ECG, registrato in precedenza, mostrava RP.
Le mappe dei potenziali sono ottenute registrando 62 elettrocardiogrammi dalla superficie anteriore e posteriore del torace per mezzo di una apparecchiatura che consente l'amplificazione e la conversione analogico-digitale del segnale (frequenza di campionamento 2000 Hz/canale; risoluzione 0.3 uV). I dati registrati sono elaborati utilizzando un software interamente sviluppato nel nostro laboratorio, che consente di valutare numerosi parametri dell'attivazione e della ripolarizzazione ventricolare.
Da questo studio ci proponiamo di ricavare informazioni sul significato elettrofisiologico della RP e di identificare, nei soggetti che presentano il quadro della RP, eventuali alterazioni elettriche che abbiano un valore predittivo di rischio aritmico.