Premessa: Il lattone 1,7 dell'acido N-acetilneuraminico (Neu5Ac) è un composto non ancora sintetizzato e ottenuto in forma libera. Infatti, esso è stato ottenuto solo come sottoprodotto in forma variamente protetta (in genere come derivato acilato) da cui non può essere rigenerato senza la contemporanea apertura dell'anello lattonico. Esso infatti si ottiene come sottoprodotto di reazioni in cui si tenta di proteggere gli ossidrili dell'anello piranosidico del Neu5Ac con cloruri o anidridi degli acidi. Esso è stato identificato in sialoglicoproteine presenti in membrane eritrocitarie umane di pazienti affetti da policitemia vera (PV), nota anche come policitemia rubra o malattia di Vaquez-Osler. Tale patologia è una malattia delle cellule staminali del midollo emopoietico che, per cause sconosciute nella maggioranza dei casi, si dividono in modo incontrollato provocando un aumento delle cellule del sangue e in particolare dei globuli rossi. J.P.Zanetta e collaboratori hanno riportato la determinazione del lattone 1,7 del Neu5Ac, da loro caratterizzato tentativamente mediante spettrometria di massa del derivato eptafluorobutirrato, negli eritrociti di pazienti affetti da PV. E' quindi evidente l'importanza di poter disporre di campioni autentici del lattone, sia allo scopo di confermare al di sopra di ogni dubbio la natura del derivato identificato tentativamente, sia allo scopo di mettere a punto metodi analitici di riferimento per averne quantificazioni certe che possano agevolare la diagnosi differenziale della policitemia vera.
Scopo del lavoro: scopo del lavoro è la sintesi del lattone 1,7 del Neu5Ac, sia allo scopo di identificarlo e descriverlo per la prima volta in forma libera, sia per mettere a punto metodi analitici anche di riferimento. Infine la disponibilità del lattone autentico e libero potrebbe dare la possibilità di ricavarne derivati che abbiano azione inibitoria su enzimi sialidasici.
Descrizione: Si ritiene di poter mettere a punto un metodo di sintesi regio e stereoselettiva del lattone nel titolo con rese che idealmente dovrebbero essere quantitative e con un massimo di 2 passaggi. Ciò significa che non si intende proteggere alcun gruppo ossidrilico, ma individuare i reagenti e le condizioni di reazione che permettano di raggiungere l'obiettivo. La via che si intende seguire è quella dell'attivazione del gruppo carbossilico e lattonizzazione diretta, mediata da un cloruro o da un'anidride di un acido. I composti ottenuti saranno tutti completamente identificati e caratterizzati mediante analisi elementare, spettrometria di massa e NMR del protone e del carbonio.
Risultati attesi: si ritiene di poter avere un metodo semplice per preparare il lattone 1,7 del Neu5Ac in quantità idonee a permettere altri studi in campo biologico e chimico.