Le relazioni tra fisica dei raggi cosmici, astrofisica e cosmologia durante il "primo periodo cosmologico".
Progetto Tutti i proponenti questo progetto sono nati dopo il 1/1/1968.
La classica ripartizione cronologica della storiografia della fisica cosmica (Brown-Hoddeson 1983) è stata in parte presa in considerazione per inquadrare le ricerche storiche che si sono focalizzate in prevalenza sui due periodi particellari, sia con analisi tematiche, sia con studi biografici su alcuni dei principali cosmicisti, affiancati da una consistente produzione memorialistica. La caratterizzazione degli anni 1930-1955 come "periodi particellari" ha, però, messo in secondo piano il legame dei raggi cosmici con questioni di carattere cosmologico che sono, invece, considerate tipiche del decennio precedente (e dell'era spaziale). Gli studi, in prevalenza geofisici, sull'elettricità dell'atmosfera, che avevano portato all'identificazione della radiazione cosmica, si svilupparono nell¿analisi delle interazioni dei raggi cosmici con il campo geomagnetico. Durante gli anni '20, però, si ebbe anche lo sviluppo di ipotesi sulla natura e l'origine dei raggi cosmici legate a tematiche di carattere strettamente astrofisico e cosmologico: la nucleosintesi nelle stelle e nello spazio interstellare, la rotazione della galassia, etc. che, solo in parte, sono state oggetto di ricerche storiche. Le misure sul potere penetrante portarono in un primo tempo a identificare i raggi cosmici come raggi gamma, mentre quelle sulle variazioni temporali dell'intensità mostrarono chiari effetti di origine solare ma anche galattica. La Birth Cry Theory di Millikan sulla nucleosintesi nello spazio interstellare, messa in crisi a partire dagli studi di Bothe-Kolhörster e Rossi, può essere considerata parte di una più generale teoria di stato stazionario di MacMillan-Millikan, da considerarsi in parte una reazione alle idee cosmologiche di stelle primordiali transuraniche proposte da Jeans negli anni '20. Non solo il modello di stato stazionario, ma anche quello di universo in espansione utilizzò i risultati ottenuti dalla fisica dei raggi cosmici. Lemaître propose l'origine cosmologica della radiazione ultrapenetrante come prova a sostegno della sua Primeval-Atom Hypothesis; i raggi cosmici vi erano visti come resto della disintegrazione del superatomo primevo che aveva dato inizio alla formazione delle stelle, venendo a rispondere alle obiezioni di natura astrofisica basate sulla durata di vita delle stelle. Il rapporto tra studi sui raggi cosmici, modelli di evoluzione stellare, genesi degli elementi chimici nelle stelle e/o nello spazio interstellare, e cosmologia di stato stazionario o di universo in espansione, costituisce un argomento di ricerca storica non ancora esplorato. Obiettivo delle ricerche di questo progetto è la ricostruzione storica di questi rapporti dall'analisi della letteratura primaria e della documentazione d'archivio.