L'ormone follicolostimolante (FSH) è una gonadotropina prodotta dall'ipofisi. La proteina viene secreta come insieme eterogeneo di isoforme differentemente glicosilate. Recentemente è stato dimostrato che questi isoormoni hanno diversa attività biologica e vengono secreti in modo specifico nelle varie fasi del ciclo riproduttivo. Lo studio del ruolo biologico dei diversi isoormoni dell'FSH è importante per le ricadute sia nel settore dello studio della fisiopatologia della riproduzione sia per il miglioramento delle tecniche di riproduzione in vitro.
Il presente progetto ha come obiettivo lo studio delle relazioni tra struttura e funzione delle isoforme dell'FSH di bovino (bFSH).
Grazie ad un anticorpo monoclonale specifico per il bFSH, prodotto nei nostri laboratori utilizzando le tecnologie degli ibridomi, possiamo purificare con cromatografia di immunoaffinità un insieme micro-eterogeneo di isoforme di bFSH differentemente glicosilate. Il bFSH purificato è biologicamente attivo, come risulta dal saggio di attività biologica in vitro su linea cellulare transfettata con il recettore per l'FSH. Si prevede di: 1) selezionare isoforme di bFSH arricchite di acido sialico, che è il residuo terminale delle ramificazioni oligosaccaridiche ed è essenziale per l'attività biologica; 2) frazionare il bFSH anche per altri monosaccaridi (galattosio, N-acetil glucosamina, fucosio); 3) analizzare la struttura proteica e glucidica delle frazioni ottenute con diverse metodiche elettroforetiche analitiche (SDS-PAGE, IEF, 2DE), analisi della composizione aminoacidica (digestione acida e rilevazione e quantificazione degli aminoacidi con HPLC previa derivatizzazione pre-colonaa), mappatura peptidica (digestione enzimatica della proteina, separazione dei peptidi in HPLC e rilevazione con spettrometria di massa), composizione degli oligosaccaridi (digestione degli zuccheri e separazione e quantificazione dei monosaccaridi con HPLC e amperometria pulsata); 4) analizzare l'attività biologica delle frazioni di bFSH isolate utilizzando test in vitro sia su linee cellulari transfettate con il recettore per l'FSH, sia su colture primarie di cellule di ovaio bovino che garantiscono la specie-specificità nell'interazione con il recettore e nell'attivazione della trasduzione del segnale.