CONDOMINIO INTERNAZIONALE o il ruolo del terzo nei processi di STATE, NATION e DEMOCRACY-BUILDING
Progetto Al fine di arginare la proliferazione di casi di collasso statuale (Irak in testa), gli USA stanno ripescando dal passato europeo uno stratagemma istituzionale utilizzato dalle ex-potenze coloniali per motivi strategico-militari o per governare paesi afflitti da conflittualità etnico-nazionale e, quindi, a rischio di guerra civile: il condominio internazionale, forma di sovranità/autorità congiunta esercitata da due o più stati su un paese afflitto da endemica conflittualità inter-etnica e da terrorismo di tipo separatista, a rischio di collasso (e, spesso, in grado di destabilizzare un intero assetto geopolitico regionale), allo scopo di avviarlo alla stabilità e (eventualmente) alla liberaldemocrazia.
Il prototipo recente di questo meccanismo di shared sovereignty cui guardano gli Usa è quello escogitato per l¿Ulster. Qui, due custodi esterni della costituzione nordirlandese (Uk ed EIRE) hanno il compito di farsi garanti del buon funzionamento delle istituzioni delle sei contee e della convivenza pacifica tra le due comunità. Il modello di democrazia pensato per l¿Ulster può essere definito ¿co-imperial coercive consociationalism¿, adattamento del modello lijphartiano al caso di una società in cui le due comunità non solo conducono vite separate a causa (anche) di una sanguinosa guerra civile durata oltre 30 anni (trattasi di segmented society), ma rivendicano l¿appartenenza a due realtà statuali diverse, con problemi evidenti di doppia maggioranza.
Il lavoro si propone di:
§ Inquadrare il caso dei failed states nella logica e dinamica dei ¿sistemi internazionali di frammentazione¿
§ Elaborare una tassonomia delle macro-politiche adottate dagli stati nazionali negli ultimi due secoli per accomodare la conflittualità etnica e, dunque, avviare con successo le tre fasi della costruzioni di una polity statuale liberaldemocratica alle prese con problemi inter-etnici:
o fase di state-building (costruzione di istituzioni statali)
o fase di nation-building (istituzioni statali esistenti ma assenza di una identità nazionale condivisa tra le etnie in lotta)
o fase di democracy-building (edificazione di istituzioni tipiche di una liberaldemocrazia)
§ Concentrare l¿attenzione su una particolare di queste macro-politiche: l¿intervento (diretto) esterno nella forma della ¿sovranità condivisa esterna¿ (condominio). Si concentrerà l¿attenzione, dunque, sul ruolo del terzo nella risoluzione di un conflitto civile-ideologico o inter-etnico.
§ Mostrare il funzionamento di questo particolare accorgimento istituzionale nel caso nordirlandese e valutare la sua eventuale esportabilità
§ Infine, il lavoro si prefigge di mostrare come l¿adozione di questi meccanismi di ¿sovranità esterna condivisa¿ permetterebbe di bloccare l¿aumento del tasso di natalità statuale, il cui numero si sta avvicinando a 200