Conservazione della biodiversità nella specie equina: indagine sulla razza Akhal-Teké allevata in Italia
Progetto La razza equina Akhal-Teké, originaria del Turkmenistan, un tempo selezionata per scopi militari o come cavallo da lavoro, è oggi diffusa in molti paesi, dove viene allevata principalmente per gli sport equestri. Poiché esistono diciassette famiglie o linee di sangue che si differenziano fra loro per morfologia e attitudini, è molto difficile individuare standard univoci all'interno della razza. L'Akhal-Tekè è comunque definito un cavallo dolicomorfo, con un fisico estremamente asciutto e una muscolatura lunga e piatta. Tutti i colori del mantello sono ammessi: il più comune è il baio, seguito dal falbo "sabbia" (tonalità del sauro), dal morello, dal grigio e dal sauro. Gli altri mantelli, tra cui palomino dorato, il golden black, l'isabella dorato, il pink-isabella (un rosa salmone accompagnato spesso da occhi azzurri) sono presenti in percentuali minori. Lo Stud Book dell'Akhal-Tekè è attivo dal 1941.
Obiettivo di questo progetto è la caratterizzazione genetica della razza Akhal-Teké allevata in Italia, attraverso l'utilizzo di 16 marcatori proteici (gruppi sanguigni e polimorfismi elettroforetici), di 17 marcatori microsatelliti del DNA e dei polimorfismi del DNA mitocondriale (mtDNA).
Per ottenere i risultati attesi, verrà prelevato un campione di sangue a 60 soggetti di entrambi i sessi, appartenenti a differenti linee di sangue. L'analisi dei sistemi di gruppo sanguigno, verrà condotta mediante test di emolisi e test di emoagglutinazione, mentre i loci proteici verranno analizzati mediante test elettroforetici su gel PAGE, gel d'amido ed in isoelettrofocalizzazione.
L'analisi del polimorfismo dei 17 microsatelliti verrà condotta attraverso l'amplificazione mediante PCR e la successiva analisi dei frammenti su sequenziatore automatico ABI PRISM 310.
Sui dati ottenuti per i marcatori proteici e i microsatelliti, verranno calcolate le frequenze alleliche, l'equilibrio genetico secondo Hardy-Weinberg, il coefficiente di consanguineità Fis, gli indici di Wright (FIT, FIS, FST) ed il coefficiente di differenziazione genetica Gst. Inoltre, sulla base dei genotipi ottenuti, verrà effettuata l'analisi fattoriale di corrispondenza AFC e verrà valutata l'appartenenza dei soggetti alla razza attraverso l'attribuzione probabilistica degli individui alla popolazione.
L'analisi del mtDNA verrà effettuata sequenziando, su sequenziatore automatico ABI PRISM 310, un frammento di 379 bp nella regione di controllo del D-loop, individuato da primers specifici disegnati sulla base della sequenza di riferimento del mtDNA equino presente in banca dati (GenBank X79547). Verrà quindi effettuato il confronto fra gli aplotipi ottenuti nella popolazione, quelli da noi ottenuti in precedenti lavori e quelli disponibili in banca dati, per verificare le possibili correlazioni.
I risultati ottenuti sia con i marcatori genetici (proteici e microsatelliti) sia con il mtDNA, consentiranno, quindi di ampliare le conoscenze sulla struttura genetica di questa antica razza.