Infezioni correlate al catetere venoso centrale in cani sottoposti ad emodialisi: confronto tra antibiotic lock technique e procedure antisettiche convenzionali.
Progetto In medicina umana, le infezioni associate al catetere venoso centrale (CVC) costituiscono un¿importante complicanza nei pazienti sottoposti ad emodialisi. In particolare le batteriemie richiedono terapia antibiotica sistemica, rimozione e sostituzione del catetere con innalzamento dei costi e dei rischi annessi al nuovo inserimento, determinando l¿aumento di morbilità e mortalità. Kim et al. (Kidney International, 2006) riportano una maggiore incidenza di batteriemie a seguito dell¿utilizzo di cateteri non tunnellizzati (superiore al 10% dei casi dopo 1 settimana dall¿inserimento nella v. femorale e dopo 3 settimane dall¿accesso giugulare). Dalle nostre prime esperienze, la contaminazione del CVC si può verificare rapidamente, già entro 7 giorni dall¿inserimento del catetere nella vena giugulare.
Con il presente studio si vuole valutare l¿incidenza di infezioni legate al CVC in cani sottoposti ad emodialisi intermittente per un periodo di 3 settimane. Verrà utilizzato il seguente materiale: monitor per emodialisi (Modello Tina, Baxter ), deionizzatore ad osmosi inversa (S.D.S., Culligan), circuito extracorporeo dedicato (Set A/V Tina per emodialisi per piccoli animali, RPR Medical Services, spa), dializzatori a fibre cave in acetato di cellulosa (CA-50, Baxter). La cateterizzazione della vena giugulare avverrà attraverso catetere centrale bilume (diametro 14 Fr x 16 cm) luer lock per via transcutanea in condizioni di asepsi. Verranno distinti due gruppi in base alla gestione del catetere durante il periodo intradialitico.
- Gruppo A - trattato mediante ¿antibiotic lock technique¿ (ALT). Il riempimento del catetere, a fine dialisi, avverrà con un volume di priming contenente 2.500 UI /ml eparina e 5 mg/dl di cefazolina; seguirà la applicazione topica di mupirocina attorno al punto di inserzione del catetere (2x2 cm) (Chiou et al, Clinical Nephrology 2006).
- Gruppo B ¿ il riempimento del catetere avverrà con un volume di priming contenente 2.5 UI/ml di eparina e verranno applicate le procedure antisettiche convenzionali in accordo con i protocolli indicati dalle NKF-K/DOQI (National Kidney Foundation Kidney Disease Outcomes Quality Initiative) guidelines.
Gli animali saranno assegnati ai due gruppi secondo criteri di casualità.
Oltre ai test biochimici e coagulativi indispensabili ai fini della sessione dialitica, all¿inizio di ogni seduta verranno eseguiti i seguenti esami: esame emocromocitometrico, emocoltura dal catetere, emocoltura da vena periferica, coltura dal tappo del catetere e dalla cute limitrofa al punto di inserzione dello stesso. Al termine del periodo di trattamento, verrà effettuata una coltura della punta del catetere. I dati saranno sottoposti ad analisi statistica.
Lo studio verrà eseguito presso due unità operative dislocate presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie della Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano ed il Dipartimento di Clinica Veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria di Pisa.