Possibile ruolo del microcircolo coronarico nella patogenesi della disfunzione ventricolare sinistra da stress psichico.
Progetto In passato sono stati studiati a fondo i fenomeni di relazione tra cuore e psiche che riguardano l¿insorgenza di aritmie, e come estrema conseguenza, la morte aritmica improvvisa o inaspettata.
In questo contesto si è inserita, negli ultimi anni, una particolare sindrome che interessa in larga prevalenza il sesso femminile, consiste in un quadro che ricorda molto da vicino l¿infarto acuto del miocardio, con marcata dilatazione (ballooning) apicale del ventricolo sinistro, che può portare allo scompenso acuto come una delle manifestazioni maggiori, pur in presenza di un quadro coronarografico normale.
Programma di studio
Ci si propone di studiare tutti i soggetti che arrivano al Pronto Soccorso cardiologico della nostra struttura con sintomi precordialgici e/o dilatazione ventricolare sinistra. Le ipotesi che sono state finora prospettate per sviluppare la sindrome ed il ¿ballooning¿ del ventricolo sinistro che la caratterizzano, fanno riferimento in particolare a due ipotesi; una consistente in un effetto dannoso per il miocardio da parte di un eccesso di catecolamine dovuto allo stress, la seconda che si tratti comunque di uno ¿stunning¿miocardico legato ad iperstimolazione del sistema nervoso autonomo, in un letto microvascolare già orientato alla vasocostrizione. Questo potrebbe spiegare in qualche modo la prevalenza netta del disturbo nel sesso femminile durante la menopausa.
Dai primi dati raccolti durante l¿anno scorso è emerso un effettivo possibile danno miocardico secondario a vasocostrizione prolungata da possibile iperincrezione di catecolamine da disfunzione endoteliale che si realizza in assenza di patologia coronarica maggiore.
Ci si propone pertanto di proseguire la ricerca valutando contemporaneamente da una parte gli aspetti biochimici secondo lo schema già adottato nell¿anno precedente, dall¿altra analizzando in modo più dettagliato la parete coronarica non solo con l¿angiografia ma anche con la OCT (Optical Coherence Tomography), una tecnica innovativa che supera alcuni limiti sia della coronarografia che dell¿ IVUS (IntraVascular UltraSound).