UTILIZZAZIONE IN MEDICINA COMPLEMENTARE DEGLI ACIDI GRASSI A LUNGA CATENA NEL TUMORE DEL SENO; VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI STRUTTURALI E FUNZIONALI DELLE MEMBRANE E DELLA LORO COMPONENTE LIPIDICA
Progetto Gli acidi grassi a lunga catena omega-3 (LCPUFA omega-3) svolgono funzioni strutturali e metaboliche, essendo da una parte costituenti delle membrane cellulari (la cui fluidità e funzionalità dipendono dal loro grado di insaturazione), dall¿altra mediatori o precursori di composti ad elevata attività biologica.
Dati recenti hanno dimostrato un loro effetto favorevole in alcune patologie tumorali, sul tono dell¿umore, sull¿iperattività e sulla depressione geriatrica.
L¿incorporazione di omega-3 nei fosfolipidi di membrana ne modifica notevolmente le proprietà chimico-fisiche, promuovendo la segregazione dei lipidi ed inducendo la formazione di particolari domini di membrana (rafts e caveole) in cui i principali lipidi presenti sono: colesterolo, sfingomielina, fosfolipidi e glicolipidi.
Studi in vitro indicano che la somministrazione alle cellule in coltura di LCPUFA di diversa costituzione induce il rimodellamento dei rafts, con conseguente modificazione nella trasduzione del segnale intra- ed inter-cellulare.
L¿incorposrazione di DHA e EPA nei fosfolipidi comporta una diminuzione di sfingomielina e di colesterolo nei rafts e di caveolina-1 nelle caveole, con conseguente formazione di nuovi microdomini e modificazione della localizzazione delle proteine coinvolte nella trasmissione dei segnali cellulari. Ad esempio, esistono dati sperimentali che ascrivono agli LCPUFA omega-3 la capacità di sopprimere l¿attivazione delle cellule-T attraverso lo spostamento delle proteine-recettore dai rafts lipidici.
Precedenti lavori svolti nel nostro laboratorio, in pazienti con tumore alla mammella ed al colon, hanno evidenziato che la concentrazione nei lipidi plasmatici di LCPUFA omega-3 è diminuita significativamente. Il legame tra LCPUFA, rafts e caveole del tumore mammario è rappresentato dall¿attività antiapoptotica, ceramide-mediata, della sfingomielinasi neutra (N-SMY-ase), enzima legato alla membrana che ¿risiede¿ prevalentemente nei raft. Wu et al (Int. J. Cancer, 2005, 117: 340-348) hanno dimostrato di recente che i LCPUFA omega-3 nel topo nudo rallentano la crescita del tumore mediante attivazione della N-SMY-ase con conseguente aumento della concentrazione di ceramide.
Poiché la prognosi e il trattamento dei tumori mammari è fortemente correlato con i livelli di espressione dei recettori per gli estrogeni (ER) e dei recettori ErbB abbiamo scelto due linee cellulari tumorali MDA-MB-231 (ER-, EGFR high) e MCF-7 (ER+; EGFR low) al fine di valutare gli effetti del trattamento con omega-3 sui seguenti parametri:
1. composizione quali-quantitativa delle componenti lipidiche delle membrane isolate e nei raft
2. valutazione della crescita cellulare, e dell¿apoptosi
3. valutazione del contenuto di ceramide e dell¿attività N-SMY-asica.
- Terry P.D., Terry J.B., Rohan T.E. J. Nutr., 2004, 134 3412S-3420S, review.
- Germano M., Meleleo D., Montorfano G., Adorni L., Negroni M., Berra B., Rizzo A.M. Nutrit. Neuorosci., 2007.