E¿ uno studio, svolto in collaborazione con il Laboratorio di Biofisica del GSI di Darmstadt , degli effetti di fasci terapeutici di ioni Carbonio, in diverse posizioni rispetto al volume da trattare e per diverse modalità di irraggiamento. In esperimenti condotti quest¿anno, è stato simulato il trattamento di un volume tumorale di spessore 4 cm , ad una profondità di 6 cm rispetto all¿ingresso del fascio , e si è determinata la mortalità e la frequenza di trasformazione neoplastica di cellule umane poste a profondità tra 0,12 e 13,8cm ( 6 posizioni ) di materiale tessuto equivalente. Sono state studiate tre condizioni di irraggiamento che determinano rispettivamente dosi di 0,75 e 1.5 Gy nel tumore, somministrate con un unico fascio, ed una dose di 1.5 Gy nel tumore , somministrata con due fasci contrapposti. I risultati hanno mostrato che la mortalità cellulare è trascurabile al di fuori del volume tumorale , salvo che in una regione , di spessore circa un cm, che precede il volume tumorale esposto ad una dose di 1.5 Gy mediante unico fascio . Questo risultato è in accordo con l¿ottima conformazione della distribuzione della dose del fascio terapeutico al volume tumorale e con i pressoché assenti effetti collaterali osservati a breve termine nei pazienti. Diversi sembrano invece i risultati, sebbene preliminari, degli effetti a lungo termine. La frequenza di trasformazione neoplastica non è risultata trascurabile al di fuori del volume trattato. Non è trascurabile in particolare nella regione , oltre il volume tumorale ed oltre il range degli ioni primari, dove la dose è dovuta ai prodotti di frammentazione. Tali prodotti risulterebbero pertanto particolarmente efficaci per l¿induzione di trasformazione. Questo aspetto verrà studiato mediante esperimenti mirati,utilizzando diverse dosi e geometrie di irraggiamento e che includeranno anche lo studio di altri effetti potenzialmente correlati alla trasformazione (induzione di micronuclei).