Modelli gestionali per l'uso sostenibile degli effluenti di allevamento nelle zone a elevata vocazione zootecnica
Progetto Gli allevamenti zootecnici intensivi devono ottemperare alle normative ambientali, per limitare il rilascio di nutrienti in eccesso verso le acque, che producono inquinamento diffuso di origine agricola. Nelle zone vulnerabili e nelle zone ad alto carico zootecnico, l¿uso agronomicamente corretto dei reflui e la buona pratica agricola non è più sufficiente a garantire la sostenibilità ambientale degli allevamenti che producono azoto organico in eccesso rispetto ai limiti fissati dalle normative in vigore. Dall¿analisi dei dati sulla consistenza degli allevamenti e della superficie agricola utilizzata emerge la criticità del comparto zootecnico lombardo. In particolare, nelle zone vulnerabili, anche nell¿ipotesi di una omogenea distribuzione degli effluenti sulla superficie disponibile, risulterebbe necessario ridurre l¿azoto al campo di almeno un terzo rispetto all¿attuale.
Obiettivo di questo studio è fornire strumenti di programmazione e pianificazione territoriale per l¿adeguamento alla normativa, con beneficio per l¿ambiente, salvaguardando la competitività delle aziende agricole e degli allevamenti.
Il lavora si articolerà spostando il fuoco dalla singola azienda, che rimane comunque l¿attore principale, al territorio, individuando modelli operativi gestionali pluriaziendali.
Il progetto si pone come obiettivo l¿individuazione di percorsi progettuali che possano essere utilizzati per affrontare e risolvere la sostenibilità ambientale delle aziende zootecniche e che siano condivisibili dalla pubblica amministrazione e accettabili dall¿opinione pubblica.
Le attività previste si articolano in due fasi. La prima fase è mirata a un¿analisi territoriale delle caratteristiche strutturali e gestionali delle aziende zootecniche con particolare riferimento alla produzione di reflui e alla loro utilizzazione agronomica. Saranno evidenziate non solo le situazioni critiche, ma anche la quantificazione delle necessità di riduzione del carico di azoto richiesto nelle diverse aree per conformarsi alle richieste della normativa.
Inoltre, verranno descritte le diverse tecnologie applicabili per un miglioramento della gestione dei reflui e per la riduzione dei quantitativi di azoto prodotti dalle aziende. Il risultato di questa attività sarà costituito da modelli gestionali che saranno contraddistinti dalle loro caratteristiche in termini di applicabilità, costo e efficacia nel contenimento dell¿azoto.
La seconda fase prevede la definizione e l¿applicazione di una metodologia per l¿applicazione dei modelli gestionali individuati sul territorio attraverso un Sistema Informativo Territoriale e di strumenti per la individuazione di scenari attraverso metodi di valutazione multicriteriale.
Infine, sulla base dei risultati ottenuti nelle aree specifiche di studio, verranno analizzate le possibilità di intervento nelle aree lombarde che hanno evidenziato elementi di criticità, individuando i possibili modelli gestionali applicabili.