La cooperazione giudiziaria in materia penale nell'Unione Europea: bilanci e prospettive del programma dell'Aja.
Progetto Il progetto si pone quale naturale sviluppo di quello presentato lo scorso anno.
Il settore della cooperazione giudiziaria in materia penale non solo continua a rappresentare, nel panorama europeo, un punto di osservazione privilegiato nell'ottica della creazione dell'auspicato "spazio giuridico comune", ma - grazie al cospicuo numero di iniziative che lo caratterizzano - si accredita ormai come uno dei settori maggiormente avanzati su quel fronte.
Dando seguito agli orientamenti programmatici formulati dal Consiglio Europeo nel "Programma dell'Aja" (Bruxelles, novembre 2004), l'Unione si è, infatti, impegnata, attraverso la sinergia tra le Istituzioni interessate, ad adottare un articolato complesso di provvedimenti, accomunati dal principio cardine del riconoscimento reciproco.
Stanno così concretizzandosi numerosi interventi volti a garantire un'azione incisiva e tempestiva da parte delle autorità di polizia e giudiziarie (quali il reciproco riconoscimento delle misure cautelari non detentive o il riconscimento e l'esecuzione delle pene detentive) e, in modo più specifico, per sostituire alle tradizionali forme di cooperazione giudiziaria strumenti di nuova concezione (quali il mandato di arresto europeo, già operativo, e il mandato europeo di ricerca delle prove, di prossima attuazione).
L'approfondimento mirato del percorso su cui si è avviata l'Unione può fornire innegabili stimoli e spunti di riflessione utili a ripensare, anche in chiave propositiva, le problematiche poste dalla cooperazione giudiziaria internazionale.
Tra i possibili filoni di indagine, sulla falsariga delle tadizionali tipologie dell'assistenza giudiziaria internazionale:
a) attuazione della decisione quadro sul mandato d'arresto europeo (2002/584/GAI), con particolare riguardo all'ordinamento italiano, a seguito dell'entrata in vigore della l. n. 69/2005;
b) varo della decisione quadro relativa al mandato europeo di ricerca delle prove (COM (2003) 688) e implicazioni consguenti, a livello comunitario e a livello nazionale;
c) sviluppi degli interventi nelle ulteriori ipotesi di cooperazione.