La ricerca si propone di ricostruire la legislazione religiosa dell'imperatore Teodosio I, analizzando i provvedimenti imperiali da lui emanati durante il suo regno quasi ventennale, dal 379 al 395. Si tratta delle costituzioni tramandateci nel libro XVI del Codice Teodosiano, nonché dei testi che sono stati conservati nella raccolta privata delle Sirmondiane. Procedendo ad un'esegesi di tutte queste costituzioni, intendo verificare, in particolare, quale sia stata l'effettiva portata di quello che è considerato il suo più importante provvedimento religioso e cioè l'editto di Tessalonica, emesso all'inizio del suo regno, nel 380 e se esso abbia davvero costituito un cruciale momento di svolta, con quel fondamentale significato che i Padri della Chiesa gli hanno sempre attribuito. Una testimonianza di uno dei dottori della Chiesa, Giovanni Crisostomo sembra in realtà limitare territorialmente l'efficacia dell'Editto alle sole città. Se così fosse, l'editto avrebbe un'efficacia in qualche modo circoscritta e allora risulterebbe meglio comprensibile la legislazione successiva al 380 che - a ben vedere - non sempre appare come persecutoria nei confronti degli eterodossi e quindi di pagani, giudei ed eretici.