Presupposti. Immunoglobuline di classe E legate a superfici cellulari giocano un ruolo centrale nella immunità antiparassitaria;
per sfruttare i meccanismi immunitari IgE-dipendenti nella prevenzione dei tumori, IgE biotinilate di
specificità irrilevante sono state direzionate su cellule tumorali mediante un ponte avidina-biotina.
Abbiamo già dimostrato: 1) che la somministrazione sistemica di IgE biotinilate a topi portatori di tumori
preventivamente ¿targettati¿ con anticorpi biotinilati e avidina causa una signficativa riduzione della crescita tumorale
(Reali et al., Cancer Res. 2001); 2) che le IgE aumentano l¿immunogenicità di vaccini cellulari anti-tumore,
specialmente in associazione con virus vaccinia (manoscritto in preparazione); 3) l¿interazione diretta fra IgE di
membrana (mIgE) e recettore ad alta affinità per le IgE (Fc_RI), utilizzando linee cellulari trasfettate con le proteine
umane (mIgE in linfociti B di topo e Fc_RI in basofili di ratto) (Vangelista et al., 2005).
Obiettivi. Intendiamo sperimentare più approfonditamente sia le prospettive terapeutiche che quelle vaccinali delle IgE
nella cura dei tumori e nella prevenzione delle ricadute.
Abbiamo sviluppato un metodo innovativo per produrre vettori poxvirali (MVA) ricombinanti, combinando una
strategia selettiva (Host range selection, mediata dal gene K1L, che permette la crescita di MVA sulla linea cellulare
RK13) con lo screening basato su differenti proteine fluorescenti (GFP e HcRed). Il metodo si chiama Green-Red
Swapping, perché il gene ¿rosso¿ del vettore viene sostituito, mediante ricombinazione omologa, da un gene
chimerico ¿verde¿ K1L-GFP all¿interno di una cassette che contiene anche il transgene di interesse.
Abbiamo anche osservato una sinergia nell¿effetto adiuvante tra IgE e infezione con virus vaccino. Abbiamo prodotto
virus vaccinia ricombinanti che fanno esprimere mIgE sotto forma di proteine chimeriche. Vogliamo ora valutare
l¿effetto adiuvante dei virus ricombinanti in vaccini cellulari anti-tumorali.