Il presente progetto di ricerca intende approfondire, in relazione alle lingue cinese, giapponese, russa e tedesca, alcuni aspetti relativi alla morfosintassi, alla pragmatica e alla sociolinguistica dei linguaggi specialistici. I professori e ricercatori coinvolti nella ricerca si propongono di indagare, in ottica comparata, il linguaggio dell¿informatica, il linguaggio politico, il linguaggio economico e il linguaggio giuridico.
Prendere in considerazione questi quattro ambiti permette di analizzare sia vere e proprie lingue speciali, ossia quei linguaggi che, secondo la definizione di Cortelazzo (1994, 7-8), dipendono da una sfera di attività specialistica e vengono utilizzati da un gruppo di parlanti ristretto per soddisfare precisi bisogni referenziali, sia i linguaggi settoriali, ossia quei linguaggi che non possiedono un vero e proprio lessico specialistico organizzato in rigide nomenclature, né una identità morfosintattica peculiare. Per quanto riguarda la prima di queste due tipologie, le lingue speciali, verrà preso in considerazione in particolare il linguaggio dell¿informatica. Il linguaggio politico, il linguaggio giuridico e quello economico rientrano invece a pieno diritto nella categoria dei linguaggi settoriali.
La ricerca verterà, a livello lessicale, sull¿analisi dei neologismi (ad esempio, il prestito, il calco, la risemantizzazione, la desemantizzazione), che, pur essendo stati oggetto di analisi negli studi degli ultimi vent¿anni, presentano, dal punto di vista dell¿analisi comparata, numerosi elementi degni di approfondimento.
Allo stesso modo verranno indagate le strutture morfosintattiche e testuali ricorrenti. In questo ambito il gruppo di lavoro si propone di analizzare, per ciascuna delle lingue prese in esame, un corpus di testi scritti economici, politici, giuridici e tecnici, al fine di metterne in luce le strategie argomentative e le tipologie di atti pragmatici.