Negli ultimi due decenni lo studio delle lingue speciali ha fatto principalmente riferimento alla teoria dei generi associata alla così detta genre analysis, un approccio essenzialmente macrotestuale e retorico emerso agli inizi degli anni Novanta con la pubblicazione dei volumi di Swales (1990) e Bhatia (1993), preceduti dal seminale saggio di Miller (1984). Questo approccio si è dimostrato particolarmente utile ai fini della descrizione e categorizzazione di testi specialistici, soprattutto laddove accompagnato da prospettive analitiche complementari di natura più strettamente linguistica, attente alle realizzazioni testuali delle mosse retoriche individuate. Ma, in tempi recenti, si è manifestata l¿esigenza di rivedere e aggiornare questa teoria e la strumentazione analitica che ad essa si accompagna, innanzi tutto in considerazione della rapida e radicale evoluzione delle pratiche comunicative verificatasi negli ultimi anni nei diversi settori specialistici, che sovente ha portato all¿emergere di una componente promozionale anche in contesti in cui essa era tradizionalmente assente (cfr. per es. Bhatia 2004), ma anche in seguito all¿introduzione e diffusione di nuove tecnologie con spiccate opzioni di multimedialità e multimodalità. Questi cambiamenti hanno portato non solo alla nascita di nuovi generi, ma in molti casi anche alla ¿migrazione¿ di generi esistenti all¿ambiente computerizzato e al World Wide Web, con una conseguente sostanziale riorganizzazione delle loro coordinate testuali e semiotiche (cfr. per es. Askehave e Swales 2001; Swales 2004; Candlin 2006; Askehave e Nielsen 2005).
A fronte di questi sviluppi, il progetto intende sottoporre a revisione critica la strumentazione teorica fondamentale della teoria dei generi nel campo della comunicazione specialistica, rivisitando il concetto di genere stesso, e aggiornare i criteri utilizzati nella descrizione e categorizzazione dei generi testuali, adeguandoli al nuovo assetto semiotico di molte tipologie di testi specialistici. Verrà inoltre riconsiderato in maniera critica il valore euristico del concetto di genere ai fini dell¿analisi testuale. Particolare attenzione sarà rivolta a fenomeni quali l¿ibridazione e la migrazione dei generi, focalizzandosi in special modo su alcuni settori dell¿ambito aziendale, finanziario ed istituzionale (per esempio siti Web di aziende, documentazione finanziaria resa disponibile online, siti Web della pubblica amministrazione e di istituzioni pubbliche, per es. i ministeri e il parlamento). In questi ambiti verranno esaminati i generi ¿ vecchi e nuovi ¿ più diffusi, al fine di individuare gli elementi di discontinuità rispetto al passato in termini di coordinate semiotiche e di impianto discorsivo, incorporando nell¿analisi criteri che tengano conto dei requisiti di multimodalità e di ipertestualità propri delle nuove forme di comunicazione ed esaminandone la realizzazione linguistica a livello di strutture sintattiche e lessicali.