Profilassi con immunoglobuline anti-epatite B dopo trapianto di fegato in riceventi HBsAg positivi
Progetto I pazienti con infezione da virus dell¿epatite B (HBV) sottoposti a trapianto di fegato per cirrosi e/o epatocarcinoma reinfettano l¿organo donato nel 100% dei casi. La somministrazione di immunoglobuline anti-epatite B (HBIG) immediatamente dopo la fase anepatica e il mantenimento indefinito di un titolo minimo di 100 IU/L ha fortemente ridotto il rischio di reinfezione e di recidiva di epatite B dopo trapianto di fegato (OLT). Nonostante la profilassi con HBIG, la reinfezione con HBV può verificarsi. Ciò a causa sia di titoli insufficienti di anti-HBs sia per la selezione di escape mutants che sfuggono alla neutralizzazione da parte degli anti-HBs per una mutazione della regione preS/S del genoma dell¿HBV che comporta un¿alterazione del determinante ¿a¿ della proteina antigenica di superficie (HBsAg). Inoltre, è noto che se si interrompe la profilassi con HBIG, possono riemergere stipiti di HBV wild-type.
Presso l¿Unità Trapianto di Fegato dell¿Istituto Nazionale dei Tumori di Milano 44 pazienti con epatocarcinoma HBV-associato sono stati sottoposti a OLT tra il 1992 e il 2002. Tutti sono stati profilassati con HBIG con mantenimento dei titoli minimi di anti-HBs di 100 IU/L. Per ogni paziente sono stati raccolti e conservati a -80°C sieri e biopsie pre-OLT e post-OLT per 5-15 anni. I prelievi durante il primo anno post-OLT sono stati effettuati su base mensile e successivamente almeno 2 volte all¿anno. Sia per i pazienti con recidiva di epatite B sia per quelli senza recidiva sarà determinata la presenza di HBV DNA nel siero e nel tessuto di fegato con amplificazione (PCR) con nested primers adiacenti al loop immunodominante contenente il determinante ¿a¿ del gene S dell¿HBV. Per i pazienti con recidiva di epatite B trattati con analoghi nucleosidici (lamivudina) o fosfonati aciclici (adefovir) sarà determinata nel siero e nel fegato la sequenza della trascrittasi inversa (RT) del gene pol dell¿HBV per la presenza di mutazioni correlate con la resistenza agli antivirali specifici. La ricerca di mutanti nel determinante ¿a¿ e nella RT sarà estesa ai sieri e tessuti di fegato pre-OLT, allo scopo di stimare il rischio di selezione di tali mutanti durante la profilassi con HBIG o il trattamento con gli antivirali. Le informazioni acquisite sulle popolazioni virali presenti pre-OLT e sulle popolazioni virali selezionate post-OLT consentiranno di impiegare nuovi protocolli di prevenzione della reinfezione post-OLT da HBV o di trattamento delle recidiva dell¿epatite B che prevedano combinazioni di HBIG a basso titolo, lamivudina, adefovir o entecavir.