Valutazione di un possibile utilizzo della mutazione brachytic 2 nel miglioramento genetico del mais
Progetto A partire dall¿inizio del secolo scorso si è assistito ad un fenomeno di intensificazione dell¿agricoltura con aumento esponenziale delle produzioni unitarie, soprattutto di cereali. Questo risultato, conosciuto col nome di ¿Green Revolution¿, è stato ottenuto principalmente mediante la diffusa adozione di tecniche sviluppate per generare varietà geneticamente migliorate di colture ad elevata resa e con l¿applicazione di pratiche agronomiche più efficienti: sono state selezionate piante di altezza ridotta, con maggior numero di cariossidi per spiga, portamento delle foglie eretto e con culmi più resistenti. Le varietà di riso e frumento coltivate prima della green revolution erano alte, con un basso indice di raccolta e facilmente suscettibili all¿allettamento. Attraverso il breeding classico, è avvenuta l¿introgressione di ¿geni nanizzanti¿ grazie ai quali, la maggior parte delle risorse della pianta non viene più utilizzata per la crescita vegetativa, ma per la produzione di granella, migliorando l¿indice di raccolta, la risposta alla concimazione azotata e la resistenza all¿allettamento. Il miglioramento genetico del mais ebbe un grande impulso con l¿introduzione degli ibridi F1 e la selezione di piante in grado di adattarsi ad alte densità di semina piuttosto che con la diminuzione della taglia. Il genoma del mais presenta diverse mutazioni che riducono la taglia della pianta ma non sono mai state sfruttate agronomicamente per il loro fenotipo estremo.
Nell¿ambito di questo progetto è stato isolato un mutante in mais a bassa statura (brachytic 2-23) che potrebbe avere grandi potenzialità agronomiche. Questo mutante è caratterizzato da un accorciamento degli internodi del fusto, accompagnato da un irrobustimento dello stesso, senza grandi alterazioni nella dimensione o crescita delle altre parti della pianta. La riduzione della statura è dovuta all¿accorciamento degli internodi del fusto, e non a una loro diminuzione nel numero (Pilu et al. 2007).
Questa mutazione manifesta un fenomeno di dominanza incompleta che potrebbe essere utilizzato per la costituzione di ibridi più resistenti all¿allettamento e/o per abbassare la statura di varietà tropicali troppo alte . Inoltre lo studio molecolare di questa mutazione ha portato alla costituzione di un marcatore molecolare basato sulla PCR che faciliterà i lavori di breeding futuri (Pilu et al. 2007).
In particolare verranno costituiti tre ibridi diversi Br2/br2 e i corrispettivi controlli Br2/Br2 che verranno saggiati (due repliche in tre ambienti diversi) per quanto riguarda diversi parametri agronomici tra i quali: resa, statura, resistenza all¿allettamento, resistenza allo stroncamento e suscettibilità alla piralide. Se queste prove preliminari daranno risultati incoraggianti verranno avviati lavori di breeding in collaborazioni con aziende quali Pioneer e Agricola 2000 per la possibile costituzione di nuovi ibridi commerciali.