La malattia di Parkinson ha un'alta prevalenza nella popolazione generale, con stime che raggiungono l'1-2% della popolazione oltre i 60 anni d'età. Le alterazioni di voce e articolazione sono estremamente frequenti, coinvolgendo circa il 70% dei pazienti parkinsoniani. Negli ultimi anni molta attenzione è stata rivolta alle possibilità di trattare in modo efficace la disartria associata alla malattia di Parkinson (Pinto e Coll, 2004). Accanto alla tradizionale terapia farmacologica, sono state infatti introdotte terapie neurochirurgiche e riabilitative dai risultati estremamente interessanti. In modo particolare le nuove tecniche neurochirurgiche, basate sulla stimolazione elettrica di strutture cerebrali profonde, hanno dimostrato ottimi risultati nel controllo della disartria. Recentemente è stato però segnalato che in alcuni casi la stimolazione elettrica subtalamica peggiorava la intelleggibilità della parola (Tornqvist e Coll., 2005) e , da osservazioni personali, è emersa l'insorgenza saltuaria di disfonia. Gli studi rinvenibili in letteratura risultano peraltro carenti sotto il profilo di una precisa analisi delle carateristiche fonatorie laringee, dell'estensione vocale, della valutazione elettroacustica della produzione articolatoria dei soggetti impiantati.
OBIETTIVI. Scopo dello studio è analizzare un'ampia popolazione di soggetti parkinsoniani con impianto subtalamico, per verificare gli effetti della stimolazione elettrica sul comportamento fonatorio, sulla produzione elettroacustica della voce e dell'articolazione vocale, sull'intellegibilità della parola.
STATO DELLA RICERCA. La presente richiesta di finanziamento è volta a proseguire e terminare la ricerca iniziata nel 2005-2006 e già finanziata parzialmente (FIRST 2006). Lo studio è in corso, sono stati arruolati i primi 12 pazienti e la casistica va ulteriormente implementata. I risultati preliminari sembrano confermare i dati di Tornqvist (2005) e svelano le modalità in cui la stimolazione subtalamica può determinare la comparsa di disfonia a fronte di un buon controllo della disartria.