Staphylococcus aureus è uno dei principali patogeni responsabili di mastite ed innalzamento delle cellule somatiche del latte: dati recenti indicano come in Italia circa il 30% delle bovine sia infetto. Numerose indagini riguardanti l'epidemiologia a livello di allevamento hanno dimostrato l'importanza della gestione sanitaria sulle manifestazioni cliniche e sulla distribuzione di S. aureus, ma il motivo della sua comparsa in allevamento e persistenza non è ancora chiaro, a causa della complessità di questo microrganismo: lo studio dei fattori di patogenicità ha infatti evidenziato notevoli differenze fra i ceppi isolati, che sono in grado di elaborare un gran numero di enzimi e tossine, attivi sia a livello tissutale che di sistema immunitario dell¿animale. Conseguenza di questa eterogeneità è la presenza, in alcuni allevamenti, di manze infette già all¿inizio della carriera produttiva e che non guariscono nemmeno durante il periodo dell¿asciutta. Questo fatto costituisce un reale problema nel controllo della patologia la cui origine è tutt¿ora sconosciuta, come è poco conosciuto il tipo di lesione che i diversi ceppi causano a livello mammario e l¿esistenza di un¿eventuale correlazione con la persistenza dell¿infezione.
Scopo di questa ricerca è di valutare la presenza, quantità e localizzazione di S. aureus a livello mammario e di organi linfatici. In sede di macellazione, su 10 animali già diagnosticati positivi e 5 negativi per S. aureus verranno effettuati prelievi a livello di parenchima e cisterna dei singoli quarti mammari, linfonodi sopramammari e tonsille, oltre al latte appena prima dell¿abbattimento. I campioni saranno immediatamente refrigerati e trasportati in Istituto per le analisi. L'esame batteriologico verrà effettuato seminando 10 ¿l di latte o per impronta di una superficie di tessuto di 2 cm2 su agar-sangue, le colonie di crescita batterica saranno contate e identificate. Il latte verrà sottoposto a conta delle cellule somatiche e ad esame citologico previa citocentrifugazione. Immediatamente dopo l¿esame batteriologico, tutti campioni di tessuto saranno fissati in formalina per l'esame istologico. Su sezioni istologiche verrà effettuata la colorazione di Gram ed una colorazione immunoistochimica per S. aureus per rilevare l'esatta localizzazione tissutale/cellulare del microorganismo o di antigeni da esso derivati. Tutti i ceppi di S. aureus isolati saranno caratterizzati a livello biomolecolare per i principali fattori di patogenicità.
La verifica di una eventuale correlazione tra reperti lesivi, localizzazione tissutale/cellulare del batterio, carica batterica e caratteristiche genomiche dei ceppi isolati potrà fornire utili informazioni sui meccanismi patogenetici implicati nelle infezioni di S. aureus a livello mammario e organi linfoidi.