Il tema della pubblicazione degli atti processuali tramite la stampa e gli altri mezzi di comunicazione costituisce argomento di particolare interesse ed attualità e, per queste ragioni, bisognoso di una ricostruzione sistematica che tenga conto della applicazione pratica della normativa, rivelatasi negli ultimi anni particolarmente ¿deviante¿, tanto da suscitare recenti proposte di modifica, presentate dal Governo e all'esame del Parlamento.
Dopo aver proceduto ad una analisi della cornice costituzionale inerente ai rapporti tra processo penale e libertà di stampa, la ricerca metterà in rilevo come il contemperamento, realizzato dalle vigenti disposizioni, tra le esigenze di controllo dell¿attività giudiziaria da parte della pubblica opinione, attraverso la cronaca giudiziaria, e la tutela degli interessi endoprocedimentali alla segretezza delle indagini e alla corretta formazione del convincimento del giudice non si riveli adeguato a salvaguardare i diritti della persona sottoposta alle indagini (riservatezza, presunzione di innocenza, libertà morale), nonché i diritti degli altri soggetti coinvolti nella vicenda processuale. All'inadeguatezza della attuale normativa si aggiunge la scarsa efficacia delle disposizioni sanzionatorie delle condotte realizzate in violazione dei divieti di pubblicazione. Particolare attenzione sarà pertanto rivolta alla ricerca di soluzioni in grado di meglio bilanciare le contrapposte esigenze, anche considerando, sotto il profilo comparativo, la disciplina elaborata nei paesi di common law nel rispetto delle garanzie fondamentali del fair trial.