Si propongono due filoni di ricerca:
a) Elusione ed evasione dell¿IVA e scelte di localizzazione.
S¿intende analizzare il ruolo dell¿elusione e dell¿evasione IVA sulle scelte di localizzazione delle imprese. In un rapporto di ricerca precedente (Bognetti e Santoni, 2007, Foreign vs. domestic outsourcing: Does VAT taxation of intermediate commodities under destination and origin principles matter? , UNIMI Research Papers in Economics, Business and Statistics, BePress, fondi FIRST 2006: presentato alle conferenze IIPF-Cipro, e Siep-Pavia, 2006), si è dimostrato come la presenza di beni intermedi commerciabili possa rendere non equivalente, rispetto alla scelta di un¿impresa monopolistica tra outsourcing domestico e offshoring estero, l¿applicazione dell¿IVA secondo il principio di origine o di destinazione. Di conseguenza, l¿eventuale passaggio da un regime IVA all¿altro non è neutrale per i livelli occupazionali e salariali domestici.
La ricerca corrente vuole approfondire alcuni aspetti, legati alla capacità delle imprese di eludere o evadere l¿IVA, che potrebbero modificare i risultati teorici ottenuti in precedenza. Da una parte, ci si aspetterebbe che attività di transfer pricing possano incentivare, a parità di altre condizioni, l¿integrazione verticale internazionale rispetto all¿esternalizzazione: infatti, mediante i prezzi fissati per le transazioni interne, un¿impresa multinazionale può trasferire base imponibile IVA tra paesi allo scopo di minimizzare l¿onere fiscale complessivo. D¿altra parte, il meccanismo del credito d¿imposta per la riscossione IVA rende possibile l¿evasione e la frode fiscale (vedi Keen e Smith, 2007, VAT fraud and evasion: What do we know, and what can be done?, IMF Working Paper, n. 31): ci si aspetterebbe che le decisioni organizzative siano influenzate dall¿incertezza sulla capacità delle autorità fiscali di paesi diversi di implementare l¿IVA.
b) Tassazione delle attività finanziarie, costo del capitale e allocazione del risparmio in Italia.
Si considera la possibilità di traslazione all¿indietro sugli emittenti (imprese, istituzioni finanziarie, Stato, enti locali) delle imposte sulle attività finanziarie in Italia. Nella misura in cui tale traslazione ha luogo, il trattamento fiscale dei possessori di attività finanziarie (italiani ed esteri) influenza il livello e la struttura dei tassi d¿interesse, quindi il costo del capitale per gli emittenti e l¿allocazione del risparmio nel sistema finanziario. Per le imprese emittenti, si genera un ¿cuneo fiscale¿ per il costo del capitale con effetti sulla loro competitività e/oppure sulla localizzazione delle loro attività.
Ci si propone di allestire un modello stilizzato del mercato finanziario italiano che consideri il suo carattere ¿regionale¿ nell¿area dell¿Euro. Si condurrà poi un¿indagine empirica per stimare le funzioni di domanda relative alle categorie fondamentali di attività e di agenti nel contesto finanziario italiano.