Analisi istomorfometrica dell¿osso vitale nel rialzo di seno mascellare utilizzando osso bovino deproteinizzato con due differenti granulometrie (0.25-1 mm vs 1-2 mm).
Progetto Un insufficiente volume osseo e un¿inadeguata qualità ossea sono considerati controindicazioni per una riabilitazione protesica supportata da impianti osteointegrati. Il rischio di fallimento implantare è particolarmente elevato nel mascellare superiore posteriore per la scarsa qualità ossea e il progressivo riassorbimento causato dall¿edentulismo. La predicibilità dell¿intervento di rialzo del seno mascellare è elevata ed il tasso di successo di impianti inseriti a livello dell¿innesto è circa 90%. L¿osso autogeno è da lungo tempo ritenuto il migliore materiale da innesto per le sue proprietà osteogeniche, osteoinduttive ed osteoconduttive, ma il suo utilizzo implica molto spesso la necessità di un secondo sito chirurgico per il prelievo. Ciò eleva la morbidità dell¿intervento causando in molti casi seri disagi per il paziente. Il ricorso completo o in parte a sostituti ossei può ridurre i disagi ma va considerato che non tutti i materiali hanno la medesima efficacia in termini costi-benefici. Recenti revisioni della letteratura hanno mostrato che differenti sostituti ossei in forma di granuli nel rialzo di seno mascellare sono correlati ad un tasso di successo implantare pari se non addirittura superiore all¿osso autogeno. Non è mai stato indagato invece se materiali con differente granulometria portino a differenti risultati in termini di qualità dell¿osso neoformato. Una differente compattazione dei granuli nell¿innesto potrebbe infatti influenzare l¿andamento del processo di neoosteogenesi. L¿osso bovino deproteinizzato, assai utilizzato per la rigenerazione di difetti ossei, è disponibile in due differenti confezioni: granuli con dimensione 0.25-1 mm e 1-2 mm.
Obiettivo
Lo studio prospettico randomizzato split-mouth si prefigge di valutare istologicamente ed istomorfometricamente la qualità dell¿osso neoformato in innesti di osso bovino deproteinizzato, confrontando due differenti granulometrie, in pazienti con edentulismo postero-superiore, sottoposti ad intervento di rialzo di seno mascellare. L¿ipotesi nulla è che non vi sia differenza nella % di osso neoformato e nella % di osso vitale tra innesti costituiti da granuli di 0.25-1 mm vs 1-2 mm a 6 mesi dall¿intervento.
Descrizione
Verranno trattati 20 pazienti con edentulismo postero-superiore bilaterale per un totale di 40 seni mascellari. Ogni paziente riceverà entrambi i tipi di materiale, uno per lato, secondo un disegno split-mouth randomizzato. I pazienti verranno reclutati secondo criteri di inclusione ed esclusione convenzionalmente utilizzati per questo tipo di intervento. A 6 mesi dall¿intervento verranno effettuate biopsie dell¿innesto a livello dei siti implantari, che saranno fissate e congelate. In seguito i campioni verranno processati per l¿analisi istologica ed istomorfometrica secondo una procedura standard.