Una delle grandi questioni della dinamica media-potere è quella che riguarda il ruolo che i news media hanno nei vari contesti politici. La ricerca internazionale ha individuato vari modelli di interazione che descrivono le caratterstiche di questi rapporti.
Il modello avversario
E¿ l'idea e la prassi del giornalismo antagonista, che fa da ¿watch-dog¿, da cane da guardia, o che educa e assiste il pubblico, o ancora, si fa portavoce della cittadinanza.
Il modello del collateralismo
Questo modello si pone sul polo opposto dell'ideale continuum tra antagonismo e collaborazione. Se nel modello avversario la logica sottostante è quella dell¿irriducibilità tra la funzione di informare e quella di governare, qui è la concordanza degli interessi e degli scopi dei due attori la chiave di lettura.
Il modello dello scambio
È il modello che più di ogni altro definisce la maggior parte delle relazioni che avvengono tra sistemi dei media e sistemi della politica, sotto tutti i climi istituzionali. È anche il modello su cui fa perno il concetto dell'¿interdipendenza¿ tra i due sistemi.
Il modello della competizione
L'idea sottostante a questo modello è quella del confronto, della sfida, tra il potere dei media e il potere politico, all'interno di una visione che presuppone la ricerca da parte dei sistemi dei media di un potere di influenza politica alternativo a quello che in democrazia detengono di norma le istituzioni e i soggetti politici.
Il modello del mercato
Anche quando si ammetta che i media siano un¿industria, è diffusa la convinzione che siano un¿industria un po¿ speciale. Questa natura ibrida del mondo dell¿informazione spiega anche i diversi modi di relazionarsi alla politica da parte dei media e perché certi comportamenti siano più tipici di contesti istituzionali.
La ricerca qui presentata vuole testare la validità di questi modelli studiando i casi italiani e francesi. Il metodo principale che sarà utilizzato saranno le interviste in profondità, che saranno effettuate su un campione di 15 giornalisti politici italiani e 15 francesi.
Il campio sarà selezionato in relazione a 3 giornali quotidiani, 3 telegiornali, 3 settimanali news-magazines, 3 settimanali di intrattenimento e 3 columnists free lance.
Le interviste, effettuate in loco dai ricercatori del gruppo di lavoro, prenderanno in considerazione alcuni punti chiave per capire come il giornalista, che lavora nei piu¿ diversi ambiti e con livelli di politicizzazione diversi, si relazionano rispetto alla politica. In particolare:
dati sulla carriera del giornalista
legami con partiti, movimenti
ruolo gerarchico all¿interno delle istituzioni mediali
filosofia professionale
rapporti professionali con rappresentanti/leader politici (tipologia).
Lo scopo della ricerca, in sintesi, è di evidenziare il modello prevalente dei rapporti con il potere politico, nell¿ipotesi (da verificare) che in Italia e in Francia essi siano di subalternità.