Studio del ruolo di VE-caderina sul controllo della crescita e permeabilita' dei vasi tumorali
Progetto Presupposti
L¿inibizione della angiogenesi tumorale puo¿ limitare la crescita del tumore e renderlo piu¿ sensibile alla chemioterapia. La formazione di nuovi vasi e¿ un fenomeno complesso influenzato da diversi meccanismi molecolari. I vasi tumorali sono molto diversi da quelli costitutivi, sono irregolari nel lume e molto permeabili. Quest¿ultimo aspetto puo¿ avere conseguenze sfavorevoli queli l¿accumulo di liquido interstiziale con compressione ed alterazione del flusso e quindi difficolta¿ di accesso della chemioterapia. Potrebbe pertanto essere utile non solo la riduzione della angiogenesi tumorale ma, in certi stadi di progressione tumorale, anche la regolarizzazione della rete vascolare tumorale. Il nostro gruppo studia da diversi anni l¿organizzazione molecolare e il ruolo funzionale delle strutture giunzionali delle cellule endoteliali. Queste strutture sono importanti nel controllo della permeabilita¿ ma anche perche¿ possono trasferire segnali che stabilizzano le cellule endoteliali e le strutture vascolari. In particolare, il nostro lavoro si e¿ concentrato su una proteina endotelio specifica, la VE-caderina, che media la adesione cellula-cellula e che e¿ organizzata alle giunzioni di aderenza. Questa proteina e¿ legata con la coda citoplasmatica a diversi partner intracellulari come beta catenina, p120 o plakoglobina che, quando vengono liberati nel citosol, possono traslocare al nucleo e modulare la trascrizione. La fosforilazione in tirosina della VE-caderina e¿ importante sia per la modulazione delle sue proprieta¿ adesive sia perche¿ puo¿ influenzare la stabilita¿ del suo legame a beta catenina o agli altri partner intracellulari.
Descrizione ed obiettivo della ricerca
Vorremmo produrre diversi cotrutti di VE-caderina mutati in diverse tirosine della coda citoplasmatica. In particolare cominceremo con tre tirosine probabili traget di src che e¿ noto indurre una forte fosforilazione di VE-caderina. Le tirosine saranno mutate in fenilalanina o acido glutammico per mimare una condizione di non fosforilazione o di fosforilazione costitutiva rispettivamente. Questi mutanti, e la forma wild type, saranno infettati in cellule endoteliali VE-caderina nulle con l¿uso di vettori lentivirali. Le cellule infettate saranno poi studiate per inibizione di crescita da contatto, apoptosi, permeabilita¿ e capacita¿ di fare angiogenesi in vitro. In parallelo, si studiera¿ se la fosforilazione di queste tirosine influenza la associazione di VE-caderina ai diversi partner intracellulari come beta catenina, p120 o plakoglobina. Inoltre, saranno prodotti anticorpi diretti contro la VE-caderina fosforilata per monitorare in vitro ed in vivo lo stato di fosforilazione di questa proteina in condizioni di attivazione come nei vasi del tumore o in altre condizioni di aumento di permeabilita¿ o di angiogenesi.