La revisione del Framework 2002 sulle reti e i servizi di comunicazione elettronica: criticità del sistema e proposte di riforma.
Progetto Presupposti.
Nel 2000 il Consiglio Europeo di Lisbona sottolineò le prospettiva di crescita economica ed occupazionale che lo sviluppo di una comunicazione globale basata sulla tecnologica digitale avrebbe potuto comportare. Parte integrante della strategia di Lisbona è stata l¿armonizzazione delle discipline nazionali in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica compiuta con il cd. Framework 2002. Le trasformazioni più importanti prodotte dall¿intervento normativo sono state la convergenza normativa tra tlc e radiotv, la semplificazione della regolazione, la disciplina di processi di governance tra i regolatori.
Il pacchetto normativo del 2002 è stato attuato in modo lento ed eterogeneo. Non tutti gli obiettivi di riforma sono stati raggiunti. Nel marzo del 2005, il Consiglio Europeo ha provveduto a rivitalizzare la strategia di Lisbona. La Commissione Europea ha presentato un nuovo programma d¿azione, i 2010 con l¿obiettivo di promuovere la competitività dell¿economia digitale. L¿anno successivo la Commissione ha annunciato la necessità di provvedere ad una revisione del Framework 2002.
Descrizione e obiettivi.
Il progetto si compone di due fasi tra loro correlate.
La prima fase ha l¿obiettivo di descrivere le criticità del sistema normativo in vigore, di analizzare le proposte avanzate dalla Commissione Europea e di verificare il percorso legislativo delle riforme proposte. In primo luogo specifica attenzione sarà dedicata ai processi di consultazione ed agli effetti che il coinvolgimento degli operatori solleva. In secondo luogo saranno analizzate le due maggiori criticità dell¿attuale sistema. Esse sono: a) un¿attuazione non uniforme del dettato comunitario da parte delle Autorità nazionali di regolazione (ANR); b) una regolazione dei mercati ancora eccessiva e rigida. Infine, l¿attenzione sarà dedicata alle proposte di riforma avanzate dalla Commissione. Esse attengono: a) alla rimodulazione della regolazione asimmetrica. Le proposte della Commissione oscillano tra una completa deregulation dei mercati in favore di un controllo solo ex post ed una riduzione degli spazi di intervento dei regolatori nazionali; b) ad una maggiore armonizzazione dei provvedimenti di regolazione delle ANR, con tre possibili opzioni: I) ampliamento del potere di veto della Commissione Europea; II) rafforzamento dei compiti del Gruppo dei regolatori europei; III) creazione di un¿Autorità comunitaria di regolazione; c) alla previsione di meccanismi di promozione sociale che garantiscano l¿acceso alla banda larga.
La seconda fase della ricerca ha un obiettivo più ampio e di maggior respiro: quello di valutare se le modifiche proposte per il settore delle comunicazioni elettroniche travalicano, come si ritiene, lo specifico settore e delineino un nuovo modello di relazione tra i soggetti coinvolti nella regolazione dei cd. servizi a rete. Questo con riferimento sia ai processi di regolazione sia all¿attuazione ed al controllo delle decisioni.