La ricerca si propone di indagare i riflessi della teoria nota come contestualismo radicale rispetto al tema dell¿interpretazione giuridica.
In sintesi, il contestualismo radicale si oppone alla tesi (sostenuta dal c.d. letteralismo) secondo cui è individuabile un significato letterale compiutamente determinato da regole semantiche, che costituisce l¿input di successivi processi pragmatici. Per contro il contestualismo radicale sostiene che il significato espresso dagli enunciati dipenda sempre da assunzioni contestuali e che, al di fuori dei contesti d¿uso, gli enunciati esprimano solo potenziali semantici. Dopo aver analizzato le diverse varianti del contestualismo radicale, gli argomenti a sostegno di tali posizioni e la nozione di contesto d¿uso, si esamineranno le conseguenze derivanti dalla trasposizione di tali tesi in ambito giuridico. In tale ambito, infatti, il contestualismo radicale non solo mette in crisi il concetto interpretazione letterale (di cui all¿art. 12 disp. prel. c.c.), nonché la vecchia tesi (mai del tutto abbandonata) secondo cui l¿interpretazione sarebbe necessaria solo ove il significato dei testi sia oscuro, ma pone anche il delicato problema di individuare il contesto rilevante ¿ quel contesto che dovrebbe delimitare il potenziale semantico degli enunciati, chiarendone il significato.
L¿obiettivo principale della ricerca è quello di indagare le specificità dell¿interpretazione giuridica, i tratti che la differenziano dall¿interazione comunicativa quotidiana, rendendola, per certi aspetti, più complessa e, per altri, più salda.