Gli attuali protocolli di maturazione in vitro (IVM) degli oociti prevedono l¿impiego di ormoni esogeni per favorire e aumentare la resa e la qualità degli oociti disponibili per la successiva fertilizzazione in vitro (IVF). D¿altra parte, al fine di limitare i costi ed evitare gli effetti negativi derivanti dall¿impiego di ormoni esogeni, le biotecnologie riproduttive tendono sempre più verso la limitazione dell¿impiego delle sostanze ormonali. Nella specie umana, al fine di favorire la maturazione dei gameti femminili, è stato proposto un sistema di co-coltura oocita-cellule della granulosa (GC) senza l¿aggiunta di ormoni. Tale sistema prevede l¿allestimento di una struttura tridimensionale (3D) che simuli il follicolo ovarico (auto-organizzazione cellulare) e fornisca una condizione adatta alla maturazione oocitaria. La ricerca proposta intende valutare e confrontare la competenza di oociti suini maturati in vitro mediante due differenti sistemi di coltura: tecnica tradizionale ¿microdrop¿ con l¿aggiunta di gonadotropine esogene e co-coltura 3D in assenza di ormoni mediante allestimento di capsule di alginato di bario come scaffold biocompatibile. Il protocollo prevede l¿impiego di oociti, provenienti da ovaie di scrofe e scrofette ciclanti prelevate in sede di macellazione, recuperati in seguito ad aspirazione del fluido follicolare mediante opportune tecniche. Dal momento che lo sviluppo di un oocita in grado di andare incontro ad un processo di embriogenesi dipende da fattori prodotti dalle cellule del cumulo ooforo, in vitro così come in vitro, tali cellule giocano un ruolo critico durante la maturazione oocitaria (Brau-Tal 2002; Hashimoto et al. 1998). Per tale motivo in entrambi i sistemi di coltura gli oociti verranno coltivati sia decumulati sia cumulati (mantenimento del cumulo ooforo) e i 4 gruppi di trattamento comprenderanno: 3D decumulati; 3D non decumulati; microdrop decumulati + ormone; microdrop non decumulati + ormone. Dopo 48 h di maturazione verrà effettuata la fertilizzazione in vitro (IVF) mediante coincubazione oociti-spermatozoi. A 48h e 144 h dalla IVF gli oociti/blastocisti verranno osservati allo stereomicroscopio allo scopo di verificare l¿avvenuto clivaggio e classificati in ¿divisi¿ e ¿non divisi¿. La tecnica di coltura tridimensionale degli oociti potrebbe essere interessante per l¿ottimizzazione dei protocolli di IVF e per l¿ottenimento di oociti competenti senza l¿impiego di gonadotropine esogene.