Nel 2000, il nostro laboratorio ha isolato un nuovo gene chiamato HD-PTP e codificante per una tyrosin fosfatasi; il nostro gruppo ha studiato il suo ruolo nella fisiologia cellulare ma soprattutto nei meccanismi patogenetici delle neoplasie. Nel corso degli anni sono emersi in letteratura una serie di dati che identificano HD-PTP come un oncosoppressore implicato nell¿insorgenza di neoplasie maligne; HD-PTP si trova infatti nella regione cromosomica 3p21.3, una regione frequentemente deleta in numerosi tumori umani, tra cui i carcinomi transizionali della vescica (TCC) altamente invasivi. Inoltre, PTP-TD14, l¿omologo in ratto di HD-PTP, è in grado di sopprimere la trasformazione neoplastica mediata da Ha-Ras e l¿attivazione di questo proto-oncogene risulta implicata nella progressione dei carcinomi della vescica. A supporto di queste indicazioni, i dati preliminari del nostro laboratorio indicano che HD-PTP è un inibitore della migrazione cellulare e agisce regolando c-Src, proteina coinvolta nella motilità cellulare e nell¿invasività tumorale. Inoltre, il gene c-Src è stato trovato implicato nella progressione del carcinoma della vescica. Sulla base di questi dati preliminari abbiamo formulato l¿ipotesi che HD-PTP agisca come oncosoppressore regolando negativamente la migrazione cellulare. La sua soppressione promuoverebbe l¿invasività tumorale in particolare nel carcinoma della vescica.
Ci proponiamo quindi di studiare in vivo il ruolo di questo ocosoppressore utilizzando due linee cellulari di carcinoma della vescica umane: J82 (linea cellulare di carcinoma della vescica poco invasive esprimenti HD-PTP) e 5637 (linea cellulare di carcinoma della vescica invasive con delezione nel locus HD-PTP).
In particolare, produrremo cellule J82 knock-out per HD-PTP tramite la tecnica di silenziamento genico stabile con siRNA e cellule 5637 trasfettate stabilmente con un vettore di espressione per HD-PTP. Inietteremo queste cellule e i rispettivi controlli non trasfettati in topi SCID sia sottocute che in vena. Valuteremo, quindi, a distanza di qualche settimana, lo sviluppo delle masse tumorali in loco (sottocute) e negli organi bersaglio delle metastasi come fegato, polmone, muscolo ecc. Verranno misurate e contate le masse tumorali presenti nei topi iniettati. L¿analisi immunoistochimica dei tumori verrà condotta con un anticorpo contro la forma umana di HD-PTP.
Da questi esperimenti ci aspettiamo che le cellule J82 KO per HD-PTP abbiano acquisito una maggiore invasività rispetto alle J82 controllo, mentre le 5637 esprimenti HD-PTP siano caratterizzate da una riduzione della capacità invasiva rispetto alle cellule 5637 controllo.
Questi esperimenti potranno confermare il ruolo di HD-PTP come oncosoppressore coinvolto nella motilità cellulare, funzione cruciale nei processi di invasività tumorale e metastatizzazione.