Le ricerche, eseguite dal nostro gruppo di lavoro negli ultimi anni, riguardano la valutazione del ruolo dell'ossido d'azoto (NO) nella regolazione del tono vasale. I più recenti risultati, da noi ottenuti, hanno permesso di evidenziare come l¿NO, direttamente o indirettamente, attraverso le sue forme di trasporto ( nitriti, nitrati, nitrosotioli¿.ecc), sia in grado di indurre vasodilatazione in punti distali rispetto alla via di somministrazione e quindi hanno permesso di ipotizzare un ruolo di tipo endocrino di questo fattore endoteliale.
Poiché la ventilazione degli animali con miscela ipossica induce ipertensione polmonare, che può essere ridotta dalla somministrazione di NO, e causa alterazioni cellulari e parenchimali di vario tipo, con la presente ricerca si vuole valutare se l¿NO, somministrato per via inalatoria o in soluzione satura, per via endovenosa, espleta un ruolo protettivo e modulatore dei meccanismi cellulari che vengono alterati dall¿ipossia.
Gli studi saranno eseguiti sia ¿in vitro¿ su culture cellulari endoteliali primarie di suino sia ¿ in vivo¿ impiegando come animali da esperimento suini anestetizzati. In entrambi i casi si applicheranno diversi regimi di ipossia al fine di poter valutare il ruolo specifico dell¿endotelio nel metabolismo dell¿NO e nel meccanismo di protezione cellulare.
In particolare, poiché l¿ipossia può essere causa di processi infiammatori e di alterazioni parenchimali, gli esperimenti ¿in vivo¿ comprenderanno il monitoraggio dei principali parametri fisiologici vascolari ( pressione sistemica e polmonare, resistenze vascolari, gettata cardiaca, flussi periferici con ecocolordoppler), l¿analisi del metabolismo conservativo (nitriti, S-nitrosotioli totali) ed ossidativo (metaemoglobina) dell'NO in circolo, mediante chemiluminescenza, e la valutazione, dell'integrità del parenchima polmonare mediante zimografia dell'attività enzimatica delle metalloproteinasi. Nel liquido di lavaggio broncoalveolare si valuteranno l¿endotelina (ET-1) ed alcune citochine infiammatorie, quali: IL-1beta, TNF-alfa,mediante test Elisa). Sui campioni bioptici polmonari o plasmatici, se possibile,si valuteranno alcuni dei principali marker molecolari coinvolti nell¿ipossia, ovvero:l¿ HIF (Hypoxia Inducible Factor) e HSF (Heat Shock Factor) ed eventualmente l¿ EGR-1 (Early Growth Response facto1) e l¿NFkB (Nuclear Factor K B).Tale studio si avvarrà di tecniche quantitative (RT-PCR, Western Blot, Elisa) .
Alcune di queste analisi, saranno eseguite in parallelo sulle culture cellulari al fine di valutare il ruolo, endotelio-dipendente svolto dall¿NO nello stress ipossico in assenza di adattamenti fisiologici eventualmente attivi ¿in vivo¿.
Il finanziamento potrà condizionare il completo raggiungimento dell¿obiettivo previsto.
.