IPERTENSIONE POLMONARE ARTERIOSA NELLA LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: STUDIO CLINICO E BIOLOGICO
Progetto Presupposti. La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) è una malattia caratterizzata dalla presenza della proteina di fusione bcr/abl ad attività costitutiva tirosin chinasica. La recente scoperta dell¿Imatinib, inibitore di bcr/abl, ha rivoluzionato la terapia e la prognosi della LMC.
In questa malattia l¿angiogenesi riveste un ruolo chiave come è evidenziato dalla presenza di una aumentata vascolarizzazione midollare, dall¿aumentata concentrazione di citochine pro-angiogeniche circolanti e dalla reversibilità di questi fenomeni dopo terapia con Imatinib. Un¿aumentata prevalenza di ipertensione polmonare arteriosa (IPA) in pazienti affetti da sindromi mieloproliferative croniche (SMP) è stata recentemente segnalata in letteratura. Uno studio da noi condotto (Blood 2006; 108:120) mostra come questa condizione sia associata a neoangiogenesi con peculiari caratteristiche. È stato recentemente dimostrato in modelli animali che diverse tipologie di cellule staminali di origine midollare contribuiscono attivamente all¿angiogenesi. Tra di esse assumono particolare importanza cellule di origine mieloide che esprimono il recettore per il Vascular Endothelial Growth Factor (VEGFR). La proliferazione clonale di cellule mieloidi che caratterizza la LMC può rappresentare quindi un interessante modello in vivo/ex vivo di angiogenesi sostenuta da cellule staminali midollari di origine mieloide. Descrizione:
Verranno studiati 20 pazienti affetti da LMC alla diagnosi e successivamente a terapia con Imatinib, 20 controlli sani e 20 controlli affetti da IPA secondaria. Tutti i pazienti saranno sottoposti ad ecoDoppler cardiaco per valutare la presenza ed il livello di IP.Verranno analizzati campioni di sangue periferico in citofluorimetrica. Sulle cellule VEGFR1/2+ sarà valutata la coespressione di altri antigeni di superficie allo scopo di identificarne subsets di cellule di origine midollare possibilmente implicate nei processi di angiogenesi. Le cellule VEGFR1/2+ verranno separate con metodica immuno-magnetica e coltivate in differenti condizioni per valutare il loro ruolo pro-angiogenico in vitro. Citochine coinvolte nell¿angiogenesi (tra cui VEGF e Angiogenina) verranno valutate su plasma midollare e periferico mediante tecnica ELISA. A livello midollare l¿angiogenesi sarà quantificata tramite determinazione della Micro Vessel Density (MVD). Obiettivo: La dimostrazione in una patologia umana della presenza di un meccanismo di angiogenesi recentemente scoperto in modelli animali può essere un contributo importante in questo campo di studi. I parametri di angiogenesi da noi studiati, integrati tra loro, possono condurre all¿identificazione di sottopopolazioni VEGFR1/2+ coinvolte nel processo di angiogenesi. Sarà inoltre possibile verificare se l¿IP nella LMC rappresenti un modello in vivo di angiogenesi sostenuta da cellule staminali midollari clonali.