Consumi e risparmi degli immigrati. Uno studio preliminare dei comportamenti di consumo, di risparmio e rimesse degli stranieri in Italia.
Progetto In Italia, che ha cominciato solo alla fine degli anni settanta ad essere meta di flussi migratori, la figura del migrante e dei suoi discendenti è stata spesso interpretata come una figura marginale o a rischio di marginalizzazione. Questo tipo di interpretazione è speculare a un¿interpretazione del migrante come lavoratore funzionale e necessario allo sviluppo economico e produttivo del paese ospitante dove i processi migratori vengono sostanzialmente considerati come un percorso con tappe obbligate e ben definite (Castles 2002, Faist 2000, Papastergiadis 2000). Questa impostazione viene quanto meno rivista, da diversi autori (Piore 1979; Gans 1992; Portes, 1996; Sayad 2002; Ambrosini 2004) che hanno messo in luce la grande complessità dei fenomeni di integrazione dei migranti e dei loro discendenti. La ricerca proposta intende indagare la complessità del fenomeno a partire dalla prospettiva specifica delle strategie e pratiche di consumo e di risparmio. La letteratura sui consumi ha mostrato il carattere eminentemente relazionale di queste pratiche (Douglas e Isherwood 1979; Miller 1989;), la loro capacità di segnare inclusione ed esclusione (Bourdieu 1979), la loro centralità nella formazione e continua riproduzione delle unità domestiche e dei rapporti di genere all¿interno delle famiglie e l¿importanza che esse rivestono nella socializzazione primaria (Kline 2005) e nel rapporto tra genitori e figli (Seiter 1993). Nel caso specifico delle famiglie ¿transnazionali¿ le scelte di consumo e di risparmio sembrano costituire sia strategie centrali di solidarietà e definizione delle reti familiari (grazie alla loro flessibilità che favorisce de-territorializzazione e smistamento dell¿attività economica su scala internazionale); sia di posizionamento vuoi nella cultura di accoglienza, vuoi nella cultura (o culture) di provenienza (mediante la creazione di un¿etica economica che integri in modo accettabile affetti e razionalità strumentale nella gestione delle risorse, cfr. Zelizer 1994; 2004).
Metodologia
Si prevede una serie di strumenti tra loro integrati che vanno dalle interviste in profondità, ai racconti di vita (Bertaux , 1999), ai focus group all¿osservazione partecipante. L¿utilizzo combinato di tali tecniche permetterà di analizzare le relazioni tra i percorsi biografici, di genitori e figli, di ricostruire il percorso migratorio della famiglia, la tipologia di scambi economici con il paese d¿origine e quindi anche le strategie di consumo e di risparmio delle varie componenti familiari.