Studio della correlazione tra antibiotico-resistenza e formazione di biofilm in ceppi batterici isolati da campioni clinici nel cane e nel gatto
Progetto La resistenza da parte dei batteri agli antibiotici più utilizzati nella pratica clinica è ormai un crescente problema che non interessa più solo la medicina umana ma anche la medicina veterinaria; infatti, molte infezioni batteriche, sia del cane sia del gatto, sono attualmente caratterizzate dalla presenza di ceppi ad elevata antibiotico-resistenza dovuta anche ad un uso non appropriato e, spesso, eccessivo degli stessi antibatterici. Tra i batteri E. coli, Pseudomonas aeruginosa e gli stafilococchi coagulasi-positivi e -negativi (CNS) sono i più frequentemente isolati e sono caratterizzati anche dalla capacità di formare biofilm. I ¿biofilm" o "slime¿ sono in realtà comunità microbiche che si sviluppano, in genere, su superfici artificiali (ad es., dispositivi medici quali cateteri, protesi articolari, fissatori esterni o interni) ma anche su tessuti e presentano un¿architettura caratteristica e proprietà fenotipiche peculiari rispetto ai batteri in fase planctonica. Tali biofilm sono appunto caratterizzati da una drastica diminuzione dell¿antibiotico-sensibilità che è legata non a fattori genotipici ma alla capacità di singole cellule, interne al biofilm di differenziarsi in un fenotipo tollerante all¿attività antibiotica.
Scopo di questa ricerca sarà la valutazione dell¿antibiotico-resistenza e della capacità di produrre biofilm in ceppi di E. coli, E. faecalis, P. aeruginosa e stafilococchi coagulasi-positivi e CNS, isolati da vari campioni clinici di cani e gatti.
Dopo l¿isolamento e l¿identificazione dei ceppi batterici secondo le procedure standardizzate, la valutazione dell¿antibiotico-resistenza verrà eseguita utilizzando il metodo standardizzato di Kirby-Bauer (diffusione in agar da dischetti). Verrà anche valutata per gli stafilococchi la resistenza all¿oxacillina (molecola testata per la meticillino-resistenza) e per i Gram-negativi la resistenza alla colistina, caratteristica tipica di alcune sottopopolazioni di specie formatrici di biofilm. La formazione del biofilm verrà, invece, valutata utilizzando due diversi metodi, quello di Christensen (adesione in provetta) e quello su piastra con l¿uso di agar-Rosso Congo.
Al termine della raccolta, i dati saranno elaborati e sarà ricercata l¿eventuale correlazione tra capacità di formare biofilm/slime e antibiotico-resistenza batterica; questo dato sarà confrontato con i risultati ottenuti in ceppi non-produttori di biofilm e con quanto riportato dalla letteratura, soprattutto, in medicina umana.