Si intende proseguire la ricerca già avviata lo scorso anno, avente per oggetto la riforma della recidiva del 2005 (l. 251/2005, l. c.d. `ex Cirielli¿). Sino ad oggi è stata completata l¿analisi testuale della nuova disciplina, condotta anche alla luce dei lavori preparatori della legge e delle sue prime applicazioni giurisprudenziali: tra l¿altro, questa prima fase dell¿indagine si è concretizzata in una relazione tenuta presso l¿Università di Ferrara il 10 novembre 2006 dal responsabile del gruppo di ricerca. Sul piano metodologico, va sottolineato che si è dedicata particolare attenzione ai profili empirico-criminologici del tema: ha così preso corpo l¿ipotesi che la riforma della recidiva sia destinata a produrre un massiccio incremento delle dimensioni della popolazione penitenziaria italiana, nella quale saranno sempre più numerosi i tossicodipendenti, autori di spaccio e/o di piccoli reati contro il patrimonio. Un ulteriore tratto caratterizzante del progetto di ricerca è stato sin dall¿inizio quello della comparazione con ordinamenti stranieri. E proprio questa componente dovrebbe trovare pieno sviluppo nella seconda fase. Soprattutto si intende approfondire lo studio delle leggi `tre colpi e fuori¿, adottate in molti stati degli USA negli anni novanta: si farà luce sulle ideologie della pena di cui quelle leggi sono espressione, sul clima politico che le ha propiziate e soprattutto sull¿impatto che le `leggi dei tre colpi¿ hanno prodotto nella giurisprudenza americana e sull¿andamento della criminalità. Obiettivo della ricerca, particolarmente in questa fase, è quello di aprire la strada ad un consapevole ripensamento della riforma del 2005: un obiettivo a portata di mano solo per un legislatore che sia adeguatamente informato sui risultati ottenuti in Italia e altrove da leggi che enfatizzano il ruolo della recidiva nel sistema penale.