Una delle maggiori problematiche con cui si scontrano quotidianamente chirurghi orali e maxillo-facciali è la necessità di riabilitare pazienti con una quantità di osso mandibolare e mascellare insufficiente.
Attualmente i difetti ossei vengono trattati principalmente con prelievi di osso autologo che possono essere gravati da seri effetti collaterali e a volte non sono sufficienti a causa delle limitate quantità prelevabili. Anche l¿impiego di osso da donatore è associato a complicanze. L¿idrossiapatite rappresenta il materiale maggiormente studiato, proprio per la sua grande facilità di promuovere la crescita ossea anche se possiede basse proprietà meccaniche. Pertanto, ottenere una soluzione efficace per ricostituire tessuto osseo rappresenta una necessità di primaria importanza sia dal punto di vista clinico che socio-economico.
I progressi recentemente conseguiti nel campo dell¿ingegneria dei tessuti, lo studio di nuovi materiali sintetici a lenta velocità di degradazione (¿biointegrabile¿) e biodegradabili, potenzialmente utilizzabili come scaffold, e gli approfonditi studi riguardanti l¿impiego di cellule presenti anche nell¿organismo adulto e dotate di molteplici capacità evolutive e differenziative (cellule staminali) sembrano aprire nuove prospettive nel campo della ricostruzione del tessuto osseo.
Questo progetto si propone di soddisfare le esigenze riabilitative di quella parte di popolazione affetta da deficit ossei non solo nel distretto cervico faciale ma più in generale da patologie ossee locali e sistemiche.
L¿obiettivo del progetto è individuare scaffold utilizzabili per la ricostruzione di difetti di osso mandibolare e mascellare e cellule staminali mesenchimali (MSC) provenienti da tessuto adiposo e midollo osseo di organismi adulti. Si studieranno diversi materiali (matrici poliuretaniche espanse tridimensionali a densità e porosità variabile e con differente idrofilicità, campioni di matrici poliuretaniche caricati con calcio-fosfati, campioni di gelatine, collagene e polisaccaridi) progettati come supporti di crescita (scaffold) per la costruzione di neo-tessuto osseo e verrà individuato lo stadio differenziativo ottimale per ottenere un buon attecchimento ed un corretto orientamento spaziale delle MSC sullo scaffold. Sarà inoltre valutata la quantità e la distribuzione delle proteine della matrice extracellulare prodotta sugli scaffold colonizzati. Infine, verrà effettuata un¿analisi al microscopio elettronico a scansione (SEM) con lo scopo di osservare l¿adesione cellulare lungo tutta la sezione del campione e valutare la capacità delle cellule di migrare all¿interno del supporto.